Icardi: “I tifosi mi amano? Il gol alla Juve ha aiutato molto. Rigori? Molto strano…”
Intervista Icardi, l’argentino ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera della sua esperienza nerazzurra
Il Corriere della Sera ha intervistato il giovane attaccante nerazzurro, Mauro Icardi. L’argentino sta recuperando la condizione fisica migliore ed è pronto a far parlare di se sul campo oltre che sulle pagine dei giornali di gossip. Questo quanto riportanti dal quotidiano milanese:
Com’è stata la strada per trovare il posto in squadra? “Ho avuto un inizio di stagione molto buono con il la traversa presa contro il Genoa e i gol a Juventus e Cagliari pensavo di poter fare grandi cose insieme a Palacio e Milito. Invece non è stato così e a causa della pubalgia, dell’intervento chirurgico ho vissuto cinque mesi veramente difficili, ora però sto bene e riesco ad allenarmi regolarmente. La mia stagione è appena iniziata”.
Come definiresti Mazzarri? “Mazzarri è un perfezionista. Personalmente non lo conoscevo, ma me ne hanno sempre parlato bene, in particolari modo gli attaccanti che lo hanno avuto. È un vero stacanovista del lavoro, con lui bisogna allenarsi”.
L’allenamento… È indispensabile per riuscire in una partita o è solamente una seccatura? “La parte atletica non mi è mai piaciuta, anche se è importante, la parte tecnica invece la faccio con molto piacere. Per noi attaccanti è normale, ci piace giocare e facciamo un gioco di scatti. La corsa dovrebbero farla i centrocampisti”.
Mourinho pochi giorni fa ha censurato la generazione, al quale appartiene anche lei, perché pensa ai soldi, a guardarsi allo specchio e a Twitter. Ha ragione? “Anche io mi guardo allo specchio, ma non quando ci sono le partite. A noi giovani piace Twitter e lo usiamo spesso, ma è normale, questa è l’epoca di internet e dei social network e ci piace comunicare e condividere parole e foto”.
Anche all’Inter c’è la vecchia guardia, per voi rappresentano un blocco o un esempio da imitare? “Sono un gruppo dal quale imparare visto come si allenano e si impegnano quando giocano”.
I tifosi dell’Inter sono tra i più esigenti d’Italia e forse anche d’Europa, eppure stravedono per Icardi. Come si spiega questa cosa? “Credo il gol alla Juventus, proprio sotto la Curva Nord, abbia dato un grosso contributo. Nel derby poi ho capito veramente l’affetto dei tifosi. Quando nel finale mi sono alzato dalla panchina per iniziare il riscaldamento ho sentito gli applausi dello stadio ed è stata una cosa bellissima”.
Aldo Serena l’ha paragonata a Rooney per tipologia di calciatore e parabola calcistica. Che ne pensa? “Non ci ho pensato, ma credo che non sia così. Batistuta è sempre stato il mio modello, mi sono sempre ispirato a lui e credo di essere anche molto simile a lui nel modo di giocare”.
Finora zero rigori in campionato per l’Inter, dopo quello che le è successo con Cagliari e Roma che ne pensa? “Sicuramente che è una cosa molto strana, soprattutto per una squadra che attacca molto. Non tocca, però, a me giudicare e non possiamo farci niente”.
Fra Italia e Argentina ha scelto la Nazionale argentina, nonostante la maggiore concorrenza. C’è una ragione dietro questa scelta? “Mi trovo benissimo in Italia, ma la mia storia è argentina. Se avessi scelto la Nazionale italiana non sarebbe stato coerente con la mia vicenda personale e quella della mia famiglia”.
Che effetto fa avere un presidente che viene dall’Indonesia come Thohir? “Inizialmente è stata una sorpresa per tutti dato che eravamo abituati ad avere Moratti come presidente, ma ormai la globalizzazione è entrata anche nel calcio. L’Inter ha milioni di fan in Asia e se il presidente ha scelto proprio l’Inter ci sarà un motivo. Ora sta a noi fare bene”.