Materazzi: “Nel 2006 fui ad un passo dall’addio all’Inter, poi rimasi e conquistai il mondo”
Marco Materazzi, uno dei più grandi eroi degli ultimi anni d’oro dell’era Moratti, nonché campione di tutto con quella maglia nerazzurra che ha sempre indossato con fierezza, ha parlato in esclusiva per FcInterNews di tanti temi legati al suo passato da calciatore dell’Inter. Questi i punti chiave dell’intervista:
ARRIVO ALL’INTER – “Del mio arrivo all’Inter fui informato direttamente da Oriali e Facchetti, furono loro le prime persone che mi svelarono del mio passaggio in nerazzurro. Mancava ancora parecchio alla fine del campionato ma già a gennaio sapevo che nella stagione successiva avrei vestito la maglia nerazzurra”.
AD UN PASSO DALL’ADDIO – “Sì, durante la stagione 2005-2006, l’annata che mi portò al Mondiale in Germania, ci andai vicino. Fu Marco Branca in prima persona a portare avanti la trattativa. Il tutto andò avanti senza il mio assenso perchè non era assolutamente mia intenzione lasciare l’Inter. Durante il ritiro in preparazione al Mondiale fui, in pratica, venduto al Villarreal, ma dopo la vittoria di Berlino diventai immediatamente indispensabile. La decisione di rimanere, alla fine, fu presa in parte da me e in parte dalla società. Parlai con Moratti e alla fine decidemmo di proseguire insieme. Diciamo che, una volta diventato Campione del mondo, fu più semplice per la società tenermi”.
COMPAGNI E AVVERSARI PIU’ FORTI – “Tra i primi vorrei citarne cinque. Dico Eto’o, Ronaldo, Figo, Stankovic e Chivu. Come avversari al primo posto metterei Julio Ricardo Cruz, al secondo Gabriel Omar Batistuta, mentre al terzo posto Francesco Totti”.
LA PARTITA DA RIGIOCARE E LA GARA PIU’ BELLA – “Mi viene in mente la semifinale di Champions League contro il Milan nel 2003, fummo eliminati con un doppio pareggio. Come gara più bella invece, escludendo la Champions, dico senza dubbio la gara-Scudetto di Siena del 22 aprile 2007, quella della mia doppietta”.