Icardi si racconta: “Da piccolo tifavo Inter e per questo mi piacerebbe essere il nuovo Zanetti”
Dopo essere diventato titolare in grave ritardo a causa di un inizio di stagione complicatissimo e frenato dalla pubalgia (non ancora guarita definitivamente), Mauro Icardi si racconta ai microfoni di Sky Sport 24 e in una lunga intervista parla di tanti temi legati alla sua storia e al suo arrivo in quella che ha confermato essere la squadra per cui faceva il tifo da bambino. Queste le parole rilasciate ai microfoni di Massimiliano Nebuloni:
CONDIZIONE FISICA – “Quest’anno è stato un anno duro, la pubalgia mi dà ancora un po’ di fastidio, ma stiamo vedendo di curarla. Questa stagione deve concludersi il meglio possibile per me è per la squadra. Che voto mi darei? Non devo darlo io, lo danno i tifosi e coloro che guardano le partite”.
OBIETTIVO QUARTO POSTO – “Credo che l’Inter debba stare il più in alto possibile, adesso stiamo iniziando un percorso con un allenatore nuovo e dobbiamo lavorare duramente e vedere alla fine dove siamo arrivati. Quando questa squadra tornerà a essere da scudetto? Quella è una cosa che si vede giorno per giorno, vediamo a fine anno dove siamo stati capaci di arrivare”.
MAZZARRI – “E’ stato sempre un buon rapporto fin da quando sono arrivato. Mi dà consigli, dentro e fuori dal campo, e mi aiuta. Sotto quale aspetto devo crescere? Sotto tutti gli aspetti. Ho 21 anni e devo migliorare in tutto. Adesso riesco a allenarmi con più intensità anche se ripeto, la pubalgia non è una cosa ancora completamente guarita al cento per cento, ma è migliorata tanto. E’ un mese e mezzo che mi alleno con la squadra, mai a parte”.
VOCI DI MERCATO – “A gennaio ci sono cose che sono state dette ma io ho sempre pensato a lavorare qui”.
IL MONDO DI MAURO E I SOCIAL NETWORK – “Se mi chiedete di dirvi un errore che ho fatto e che non rifarei, dovrei pensarci. Di ciò che è stato detto su di me non c’è nulla che mi ha ferito di più. Ognuno ha la sua vita e gli altri fanno la loro vita. Se gli altri vogliono dirmi qualcosa sono liberi di farlo. A me interessa sentir parlare di me per i gol. Se rifarò l’esultanza con le mani dietro le orecchie quando tornerò al gol’ Si, ma è la stessa che ho sempre fatto, anche quando ero nella Samp. Usare i social network e’ indispensabile? Non indispensabile, ma io li uso da sempre. Nel 2014 penso che tutti abbiano un social network”.
NAZIONALE – “Il mio sogno è innanzitutto giocarlo, prima o poi. Sono giovane, se arriva l’opportunita arriva, altrimenti dovrò aspettare. Perchè non ho mai pensato alla Nazionale italiana? Perchè io mi sento argentino, ho fatto la mia vita li e la mia famiglia è argentina”.
OBIETTIVO ZANETTI – “Un futuro come nuovo Javier? Non sarebbe male... Da piccolo ero tifoso dell’Inter e arrivare qui è una cosa molto bella, per me è un’esperienza unica”.