Hernanes e gli esterni: la rinascita interista parte da loro
La trasferta dell’Inter a Verona, nello scontro diretto per un posto in Europa League, ha confermato il buon momento che stanno attraversando i nerazzurri, guidati da un Mazzarri che, dopo notti di tempesta, ha saputo trascinare la sua nave verso la luce del sole. La sconfitta di Torino con la Juventus ha risvegliato l’orgoglio e la dignità della truppa nerazzurra, che ha reagito alla grande, conquistando 14 punti su 18 a disposizione e portandosi ad un solo punto dal quarto posto.
L’Inter sembra aver ritrovato le caratteristiche che hanno portato, ad inizio stagione, a parlare di obiettivo Champions: solidità difensiva, imprevedibilità in attacco, capacità di controllare il ritmo partita e, soprattutto, incisività sulle fasce. Non è certo un caso che la resurrezione interista sia coincisa con il risveglio dei due esterni Jonathan e Nagatomo. Il giapponese, assente nella trasferta veronese, è stato sostituito egregiamente da D’Ambrosio: Romulo, infatti, è stato assente ingiustificato della partita. Rinascita nata nelle ultime ore di mercato, quando Thohir ha deciso di spendere circa 20 milioni di euro per portare a Milano Hernanes: il Profeta ha preso le redini del centrocampo nerazzurro, aumentando notevolmente il tasso di qualità e imprevedibilità del reparto nevralgico interista e garantendo anche grande copertura.
In effetti, la resurrezione dell’Inter non poteva che nascere dalle Profezie brasiliane dei piedi di Hernanes.