Confessione Thohir: “Mi volevano altri club ma io sono tifoso dell’Inter. Voglio un club sano e competitivo”
Questa mattina, come già riportato in precedenza (link), il Presidente Erick Thohir è tornato in Italia per sbrigare alcune pratiche e per assistere alla partita di domani sera contro l’Udinese. Dalle pagine della Gazzetta dello Sport emerge un’altro pezzo della lunga intervista rilasciata dal tycoon alla “Rosa”, in cui si parla della sua idea di gestione aziendale e in cui è presente una confessione fatta da Thohir riguardo al periodo precedente al suo arrivo all’Inter. Queste le sue parole:
“Perchè il calcio e non altri sport? Amo tutti gli sport, ma ho capito che il vero sport globale è il calcio. In Spagna vincono sempre le stesse due squadre, in Inghilterra sono in 4-5, mentre in Germania c’è una legislazione che rende quasi impossibile un?acquisizione. Tante squadre di queste leghe mi hanno cercato ed successo anche con un?altra società italiana prima dell’Inter, di cui non posso svelare il nome. Però io da sempre sono tifoso dell’Inter e quando si è aperta questa possibilità mi è sembrato un sogno. Anche perché questo club ha un brand con un grande potenziale”.
Sull’idea di gestione aziendale il Presidente dimostra di avere le idee molto chiare:
“I tre punti fondamentali sono: avere un club sano a livello finanziario, competitivo in campo ma anche con una visibilità globale. Tutti devono vederci in tv. Per questo a fine luglio andremo a fare una nuova tournée negli Stati Uniti: giocare contro squadre come Real Madrid o Manchester United è una vetrina unica. Ho anche pensato di portare la squadra in Asia, ma per arrivare in America bastano 6-7 ore, per l’Asia ne servono 12. Poi ho venduto le partite dell’Inter a un?emittente indonesiana (Indosair), che non è un mia tv. Lo stesso Moratti ha ammesso che prima del mio arrivo non era stato esplorato il mercato estero. E io posso anche portare i miei contatti in Asia e Stati Uniti. Tra due mesi partirà anche una nuova piattaforma digitale”.
Infine una battuta sulla questione stadio di proprietà, un tema sempre molto caldo per il Presidente: “Non c’è alcun dubbio che potremmo incassare tra i 20 e i 50 milioni, ma al momento le priorità sono altre. Ora stiamo lavorando per migliorare San Siro: aree dedicate alle aziende,l’idea di un ristorante, varie promozioni e uno spettacolo di intrattenimento che verrà testato nell’ultima gara interna di campionato, contro la Lazio”.