19 Gennaio 2017

Ferri: “Medel recupero prezioso, si gioca il posto con Murillo”

Lo storico difensore nerazzurro degli anni 80 e 90 analizza la nuova collocazione tattica data a Medel da Stefano Pioli
medel juventus

Da grande difensore qual’è stato, Riccardo Ferri ne sa riconoscere uno quando lo vede. In questo caso gli elogi sono tutti per Gary Medel, spostato da Stefano Pioli in difesa con ottimi risultati. Ma sarà una scelta definitiva? Ecco le sue parole a Tuttosport:

Riccardo Ferri, come valuta la prova di Medel al rientro da difensore centrale?
“È rientrato già in ottima condizione fisica e con poche paure, il che non era scontato visto il grave infortunio che l’ha condizionato e messo fuori dal campo per tanto tempo. E’ un’ottima notizia”.

Dal punto di vista tattico, invece?
“Io penso che lui possa tranquillamente ricoprire il ruolo di centrale difensivo con grande autorità, come ha sempre fatto in nazionale. Non è un ruolo dove lui si deve adattare o inventare. Quindi credo che sia un giocatore in più, perché recuperato, nelle mani di Pioli. E un’arma in più per continuare il percorso positivo di questo momento dell’Inter che, anche se a fatica, ha passato il turno di una coppa che è sempre stata nelle corde della squadra”.

In passato si è sempre sottolineato il fatto che è diverso giocare a 3 come fa il Cile, o giocare in una difesa a 4. Crede che in questo schema il giocatore troverà delle difficoltà?
“No, io credo che lui abbia una grande capacità di valutazione dal punto di vista tattico che non gli creerà difficoltà. A centrocampo, è sempre stato abituato a giocare con 3 riferimenti intorno a sé. Per cui, si tratta solo di adattarsi. Una delle doti migliori di Medel, però, è proprio il suo essere duttile, elastico, sia dal punto di vista mentale sia fisico. Magari lo si può criticare qualche volta dal punto di vista tecnico, perché non ha grande fantasia”.

Era un arretramento che si poteva fare anche prima, secondo la sua opinione?
“No, credo che lo spostamento in quella zona del campo ora sia una scelta tecnica per migliorare con un giocatore che dà garanzie, in precedenza sembrava più una soluzione d’emergenza. Per lo più in passato la squadra non aveva a mio avviso l’equilibrio e l’identità che ha con Pioli”.

Quali sono, secondo lei, le caratteristiche migliori del Medel difensore?
“È molto bravo a capire i tempi degli interventi, a capire quando un giocatore va chiuso e non va fatto girare, dà un po’ più di verticalizzazione perché ha più capacità di palleggio. Murillo ha qualche centimetro in più, che nel ruolo non guasta. Fisicamente, sulle palle inattive ha un’incidenza migliore”.

Se dovesse scegliere la coppia titolare dei centrali difesa, quale sarebbe?
“Ovviamente metterei in campo Miranda sempre. Poi se la giocano gli altri. Medel dal punto di vista dinamico e per la capacità di concentrazione, per me è uno dei migliori. Murillo dopo un buon inizio ha attraversato un periodo di involuzione. Con l’arrivo di Pioli, però, come tanti altri giocatori ha avuto una ripresa costante. Chiaro che a questo punto si possa creare un dualismo, ma credo che la competizione possa fare bene alla squadra perché ci sarà più attenzione da parte di tutti”.

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