ESCLUSIVA – Gigi Simoni: “Che fortuna allenare un campione come Zanetti! Vi svelo il mio ricordo più bello”
di Antonio Carboni
Ha guidato l’Inter per un anno e mezzo, ha avuto la fortuna di allenare campioni come Zanetti e il fenomeno Ronaldo. Luigi Simoni, noto a tutti come Gigi, nel 1998 ha regalato ai tifosi dell’Inter una stagione ricca di emozioni indescrivibili, in cui spiccano la coppa UEFA vinta a Parigi contro la Lazio e il ricordo amaro di quel rigore negato a Ronaldo nella partita scudetto contro la Juventus che grida ancora giustizia.
La redazione di Passioneinter.com ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva e parlare con lui di alcune tematiche importanti legate al mondo nerazzurro ed in particolar modo dell’addio al calcio di Javier Zanetti, del futuro di Mazzarri e dell’addio degli altri senatori del gruppo. Questa l’intervista integrale:
– Buon pomeriggio mister, partiamo dall’argomento principale di questi giorni: Javier Zanetti. In una recente intervista ad “Inter Channel” l’ha definita come un padre che aveva un grande feeling con lo spogliatoio. Qual è il ricordo più bello che la lega al nostro capitano?
“Di Javier ci sarebbero tantissime cose da dire e non saprei da dove iniziare. Posso dire per prima cosa che ho avuto la fortuna di allenarlo, di poter allenare un calciatore del genere. Non parlo solo dal punto di vista tecnico o atletico, dove comunque è stato uno dei migliori insieme a Ronaldo, ma in particolar modo dal punto di vista umano. Credo che moralmente Javier sia il calciatore più importante del nostro calcio e non solo dell’Inter, perché è un ragazzo dai grandi valori umani prima ancora che tecnici. Non saprei scegliere un momento particolare, perché per me l’aver condiviso un anno e mezzo con un campione come lui è il ricordo più bello. Se però devo scegliere il momento più simpatico allora dico l’abbraccio che mi dedicò quando fece il gol del 2-0 nella finale di Coppa Uefa. Fu un abbraccio che ricambiai con passione, un momento solo nostro che ricorderò per sempre”.
– Oltre a Zanetti ieri sera hanno lasciato l’Inter altri 3 pezzi di storia come Cambiasso, Milito e Samuel. Condivide la scelta di Thohir di ripartire da zero rinunciando a 4 figure così importanti per lo spogliatoio?
“Beh, sicuramente per qualcuno di questi era arrivato il momento di dire basta. E’ finito un ciclo vincente e anche se magari non è bello da dire comprendo ed in parte appoggio la decisione di Thohir. L’unico calciatore su cui mi riservo dei dubbi è Cambiasso. Secondo me è stata una scelta un po’ affrettata perché Esteban è un calciatore ancora valido e lo ha dimostrato anche in questa stagione in cui è stato uno dei più positivi. Inoltre una figura come la sua poteva essere importante anche all’interno dello spogliatoio. Tuttavia Thohir ha una sua logica e se ha deciso di ripartire da zero rinunciando a calciatori che hanno dato tantissimo in passato, allora comprendo la sua decisione”.
– L’obiettivo stagionale dell’Inter è stato centrato ma nonostante ciò i tifosi continuano a chiedere alla società l’esonero di Mazzarri. E’ d’accordo con il pensiero dei tifosi o ritiene giusto proseguire nel progetto con Mazzarri allenatore? “A me sembra che Walter Mazzarri abbia fatto un buon campionato, considero il suo primo anno all’Inter positivo nonostante una rosa piuttosto modesta che comunque ha fatto il massimo. Ritengo che meriti la riconferma almeno per un’altra stagione con una squadra all’altezza delle ambizioni dell’Inter e sono sicuro che se verrà accontentato dalla società, potrà conquistare risultati ancora migliori perché in carriera ha sempre fatto bene”. La redazione ringrazia mister Simoni per la gentilezza e la disponibilità dimostrata nel corso dell’intervista. Per la riproduzione (anche parziale) dell’intervista citare la fonte.