Inter-Cagliari: il giuoco delle parti tra tante assenze
Alle ore 18.00 di questo 19 novembre va in scena a San Siro Inter-Cagliari, valida per la 12esima giornata del campionato di Serie A. Le due squadre arrivano a questa sfida dopo due sconfitte nell’ultimo turno giocato di campionato, ma nonostante questo il Cagliari è in piena media salvezza, con 13 punti in 10 partite. Per questo, dall’esterno sono apparse piuttosto misteriose le motivazioni che hanno portato al cambio in panchina di Ficcadenti con l’ex-ex Ballardini, alla sua terza esperienza all’ombra del Sant’Elia. L’Inter, come sappiamo, è in una situazione di emergenza in graduatoria: da anni non si arrivava a metà novembre in piena zona retrocessione. Sicuramente sarà l’ennesima occasione per i nerazzurri per mettersi alle spalle questo periodo negativo e voltare pagina. Ma non sarà facile.
DEFEZIONI SARDE – Entrambe le squadre soffrono infortuni di uomini chiave. Nel Cagliari mancheranno infatti due giocatori-anima dell’undici rossoblù: Astori, alle prese con la rottura di tibia e perone, e Andrea Cossu, che soffre di uno stiramento al retto femorale. E se il primo può essere sostituito più facilmente (sarà probabilmente Ariaudo a posizionarsi al centro della difesa), per quanto riguarda il trequartista il compito è più arduo. Il tecnico numero 7 dei sardi è giocatore atipico, fuori dagli schemi per quanto riguarda i colpi in canna. Svaria sempre sul fronte d’attacco, anche se nelle ultime uscite Ficcadenti lo faceva partire molto più spesso da sinistra per permettergli di saltare l’uomo verso il centro e di pennellare assist al bacio per i compagni. Su di lui, sul suo estro, sulla sua inventiva si poggia in gran parte il gioco del Cagliari. E con la sua assenza sarà teoricamente tutto più difficile.
ROTTURA E FISICITA’ – Anche perché il centrocampo degli uomini di Ballardini è composto soprattutto da giocatori di rottura. Biondini è un Gattuso in piccolo, e anche se negli ultimi anni è cresciuto molto tecnicamente il suo ruolo è sempre quello di interditore; Conti, il capitano, è una garanzia, ma agisce quasi sempre in mediana senza sbilanciarsi più di tanto in avanti; Nainggolan invece è la vera rivelazione del Cagliari 2011-12, ma questo non vuol dire che sia sempre pericoloso in fase di impostazione. Il belga fonda il suo tipo di gioco sulla tenacia e sulla grinta, associate a due piedi a tratti anche raffinati, ma dal punto di vista tattico non è in grado di ricoprire il ruolo di Andrea Cossu. Ruolo che probabilmente sarà di Ekdal, ex Siena e Bologna. In avanti, invece, conferma per la coppia formata da Nenè e Thiago Ribeiro, con Larrivey in panca pronto a subentrare a match in corso.
MEZZA EMERGENZA – I nerazzurri da un lato possono contare sulla conferma di alcuni elementi sui quali si nutrivano dubbi prima della sosta delle nazionali, dall’altro invece deve fare a meno delle fondamenta difensive: problema non di poco conto. Lucio ha accusato dolore al ginocchio sinistro dopo un colpo, Maicon e Nagatomo sono alle prese con uno stiramento, Chivu è squalificato, così il reparto arretrato ha gli uomini contati. Probabilmente scenderanno in campo Jonathan sulla fascia destra, Ranocchia (favorito su Cordoba) e Samuel al centro e Zanetti scalato a sinistra; in porta torna Julio Cesar, dopo circa venti giorni dall’ultima partita a Bergamo.
MEZZE CONFERME – Dalla mediana in su invece, gli allarmi sembrano essere rientrati definitivamente. Cambiasso si era allenato a parte ma dovrebbe scendere in campo per formare il terzetto di centrocampo insieme a Motta e Stankovic: i centrocampisti del Triplete. Sneijder ha smaltito i problemi al polpaccio patiti in Nazionale e sarà pronto a suggerire alle spalle delle due punte. Una delle due dovrebbe essere Maurito Zarate, mentre l’altro posto se lo contenderanno fino all’ultimo Pazzini e Milito. L’impressione è che il primo sia favorito sull’argentino, apparso in gran spolvero negli allenamenti di questa settimana, ma è fuori discussione che entrambi potranno essere utili alla causa nerazzurra, date le numerosissime partite che la squadra di Ranieri affronterà fino alla sosta natalizia.
LEITMOTIV – Con l’Inter degli ultimi tempi, si sa, non bisogna mai dare nulla per scontato, e ogni qualvolta lo si è fatto è finita sempre con delle sorprese. Logica vuole che la squadra di casa, favorita sulla carta, imposti la propria partita in maniera non attendista, ma con tutto l’agonismo possibile. L’Inter ci ha abituato a partenze sprint, e sicuramente, nonostante l’assenza di Maicon, proverà ugualmente a schiacciare il Cagliari nella propria metà campo. Il problema è legato invece alla tenuta nel tempo, perché non è possibile giocare così per 90′ e allora sarà importante assicurarsi una certa copertura sui contropiedi avversari. Il capitano in questo è maestro e siamo certi che il suo compito oggi sarà di non lasciare mai soli Ranocchia e Samuel sulle ipotetiche avanzate di Jonathan. Come al solito il possesso palla dovrebbe essere appannaggio dei nerazzurri, con il congelatore Motta a fare da fulcro del gioco centralmente insieme a Sneijder. Il Cagliari invece, come già accennato, dovrà sopperire alla mancanza della sua lampadina Cossu, e anche per questo non dovrebbe essere facile ripartire subito in contropiede. Ma le speranze di Ballardini, che non partirà certamente già sconfittoal fischio iniziale di Damato, sono proprio legate alla corsa e all’atleticità dei suoi uomini migliori a centrocampo: se questi riusciranno a esprimere al meglio tali caratteristiche sicuramente daranno filo da torcere a un’Inter, sì riposata, ma paradossalmente già stanca.