Il pagellone: portieri e difensori
di Claudio Colombrita
PORTIERI
HANDANOVIC: 9 – Il migliore per tutto l’arco della stagione, continuamente bersagliato dagli attaccanti avversari, lasciato al proprio destino da una difesa scellerata, è l’ultimo ad arrendersi, dando sfoggio di tutta la sua classe e dei suoi riflessi felini. L’acquisto più azzeccato degli ultimi anni, un pilastro da cui ripartire resistendo alle pur ricche offerte dei club europei. EROICO.
CASTELLAZZI: 6 – Comincia la stagione sostituendo Handanovic sia in Europa League che in campionato, poi è costretto ad arrendersi ad un brutto infortunio alla spalla durante il match di Coppa Italia con il Verona. Positive le sue prove. CONCENTRATO.
CARRIZO: sv – Solo una presenza contro il Bologna, troppo poco per giudicarlo.
BELEC: sv – Due partite, qualche incertezza di troppo.
DIFENSORI
ZANETTI: 6,5 – Una stagione da mettersi le mani nei capelli, lui non si scompone proprio come la sua folta chioma, anzi spesso risulta essere, a 39 anni suonati, uno dei migliori dei suoi, il più tonico e motivato. Qualche passaggio a vuoto e una condizione fisica che naturalmente non è quella dei tempi migliori. Chiude con un brutto infortunio una stagione orrenda per tutto il mondo nerazzurro. TRATTORE.
SILVESTRE: 4,5 – Fortemente cercato durante la sessione di mercato, si rivela uno dei più clamorosi flop della stagione, sin da subito insicuro in Europa League, contribuisce con clamorose topiche ad alcune delle più cocenti sconfitte nerazzurre. La palla scotta e lui non riesce a trovare la serenità giusta per tornare ai suoi livelli. Possibile partente. DISASTROSO.
RANOCCHIA: 5 – Gioca tanto e alterna prestazioni positive a parantesi non proprio felici e lucide, la sua sicurezza e puntualità viene messa spesso in discussione da qualche errore di troppo che condiziona la tenuta di una difesa allo sbando. Doveva essere l’anno della sua consacrazione ma sbanda paurosamente insieme a tutta la squadra. PASSO INDIETRO.
SAMUEL:5,5 –Ennesimo infortunio grave della sua carriera, la sua assenza si fa sentire eccome, poi col suo ritorno i problemi difensivi rimangono, resta da vedere la sua tenuta fisica per il futuro. SFORTUNATO.
CHIVU: 5 – Poche apparazioni non proprio felici e ancora troppi ma troppi infortuni e come al solito le sue presenze si contano nelle dita di due mani. FRAGILE.
PEREIRA: 5 – Era l’esterno che doveva fornire tanti cross e tanti assist per la punta centrale, la freccia sulla fascia sinistra che avrebbe dovuto risolvere l’annoso problemo delle fasce e invece si rivela un acquisto costoso e inconsistente, non si risparmia mai in termini di grinta e corsa ma appare spesso confuso e troppo timido. Alzi la mano chi l’ha visto in tutta la stagione saltare un uomo e andare sul fondo. TIMIDO.
MBAYE: sv – Troppi pochi minuti per un giudizio.
JUAN: 5,5 – La media tra una prima parte da vero protagonista e una seconda parte piena di incertezze. Entrato in punta di piedi nel mondo Inter, si impone subito con la sua determinazione e il suo senso della posizione, rapido abile e intelligente nel comprendere in anticipo i movimenti avversari, disputa un’intera stagione da titolare. Si perde nel girone di ritorno dove naufraga insieme a tutta la barca nerazzurra, ma il futuro è dalla sua parte. SORPRESA.
JONATHAN: 5 – Tante chances sprecate ad inizio stagione, poi una ripresa nelle partite finali, ma non basta, insufficiente su tutta la linea, mai intraprendente ed incisivo, parecchi errori che costano punti pesanti. INCONSISTENTE
NAGATOMO: 5,5 – Fermato dagli infortuni, è meno incisivo rispetto all’ultima stagione ma da comunque il suo contributo quando serve. COSTANTE.