Kuzmanovic: “L’Inter ha una rosa da Champions, ma serve continuità. Lasciai Milano perché…”
Secondo l'ex centrocampista nerazzurro, la squadra ha disputato una stagione deludente a causa dei tre cambi di allenatoreAnche l’ex centrocampista dell’Inter, Zdravko Kuzmanovic, non riesce a darsi una spiegazione del tutto chiara alla stagione negativa disputata dalla squadra nerazzurra. Intervistato da FcInterNews, il serbo, attualmente in prestito al Malaga, ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera in Italia ed espresso qualche opinione sul momento negativo della squadra di Stefano Pioli.
INFORTUNIO – “Sto recuperando e lavorando sodo. È un peccato essere finito sotto i ferri perché mi ero ambientato in Spagna. Tornerò sicuramente disponibile e pronto per la nuova stagione. La Liga è un campionato che mi piace molto“.
FUTURO – “Vediamo. Ho altri tre anni di contratto con il Basilea. Dovrò parlare con la società svizzera. Malaga mi piace parecchio e resto legato alla Serie A. L’importante per me è recuperare totalmente dall’infortunio subito. Tutti dicono che sarà così. Per il futuro c’è tempo“.
IL GOL PIU’ BELLO – “Con lo Stoccarda contro il Leverkusen. Con un tiro da oltre 30 metri…“.
RICORDI DELL’ITALIA – “I più belli? Con la Fiorentina la partecipazione alla Champions League e la semifinale di Europa League. Con l’Inter l’emozione di scendere in campo in un derby e l’orgoglio di aver vestito la maglia di una delle squadre più importanti del mondo. Con l’Udinese la vittoria contro il Napoli. Mi sono sempre trovato bene nella Penisola e infatti quando posso guardo tutte le partite del vostro campionato. Sono contento che i friulani abbiano centrato una salvezza tranquilla e mi auspico che nerazzurri e viola arrivino in Europa, anche se vedendo la classifica è difficile che entrambe ci riescano“.
INTER – “Se leggi i nomi dei giocatori che compongono la rosa nerazzurra pensi ad una squadra forte. Io ero sicuro che avrebbero conquistato l’accesso alla Champions League. Ma il calcio è così. La Serie A è un torneo complicato, dove devi stare attento anche alle piccole. Può avere influito il fatto che si sia cambiato il tecnico in corsa. Mancini ha svolto la preparazione, de Boer la prima parte dell’annata e ora c’è Pioli. È sempre difficile per i calciatori esprimersi quando si susseguono 2/3 tecnici in poco tempo perché ognuno ha le sue idee. Spero comunque che i nerazzurri centrino quantomeno la qualificazione all’Europa League, è il minimo per un club prestigioso come quello del Biscione“.
PIOLI – “Merita di restare? Sì, i risultati possono solo che migliorare. Quando hai poco tempo è difficile, c’è fretta di ottenere risultati“.
PRANDELLI – “Mi ha insegnato tanto. Si tratta di un grande uomo e di un intenditore di calcio“.
PRESSIONE – “Dove ho sentito più pressione in carriera? Sicuramente all’Inter. I tifosi e i media si aspettano tanto e devi provare a vincere sempre tutte le partite. Se sbagli due incontri al terzo non puoi commettere errori. Anzi diciamo che se sbagli una partita devi rimediare già in quella successiva. Hai sempre una grande pressione addosso. E si vede anche al giorno d’oggi. Ma è normale che sia così, stiamo parlando di un top club a livello mondiale“.
L’ADDIO ALL’ INTER – “Lo feci per una scelta personale, volevo tornare a casa mia. Mi sarebbe piaciuto concludere la carriera a Basilea, dove avevo iniziato a giocare. Poi lì c’è stato qualche problemino. È per questo che poi mi sono trasferito a Udine e quest’anno ho firmato col Malaga“.
SAMUEL – “È un uomo carismatico, che sa quello che vuole. Sono felice che stia facendo esperienza perché penso che in futuro potrà tranquillamente diventare un grande allenatore“.
CONTE: “IO ALL’INTER? ORA NON È IMPORTANTE”