30 Giugno 2013

FOCUS – Coi fianchi scoperti

In attesa di capire quando e come potrebbe entrare nella società Inter il plurimiliardario indonesiano Thohir, in casa  nerazzurra le strategie di mercato estive paiono essersi delineate: escludendo il capitolo cessioni, si è alla ricerca di un paio di attaccanti (Belfodil dovrebbe quasi certamente arrivare, Gilardino chissà), di almeno un centrocampista in grado sia di contenere che di costruire (Nainggolan è l’indiziato numero uno), forse di un difensore centrale (Dragovic in cima alla lista) e di almeno un esterno (Isla o Basta).

Dalla sessione estiva di mercato dovrebbe arrivare dunque una ristrutturazione all’attuale organico dell’Inter abbastanza profonda, ristrutturazione tanto inevitabile quanto oculata, eppure qualcosa pare non tornare fino in fondo: gli anni al Napoli hanno messo in evidenza l’importanza degli esterni di centrocampo nel 3-5-2 di Mazzarri, ruolo chiave in quanto costantemente sollecitato sia in fase difensiva che offensiva.

E proprio sugli esterni, almeno fino a questo momento, gli uomini di mercato nerazzurri sembrano intenzionati a portare alla corte dell’allenatore livornese un solo nuovo elemento, Isla o Basta per l’appunto, lasciando a giocatori già presenti in rosa il compito di coprire il versante che resterebbe scoperto.

Ma proprio ad analizzare i possibili candidati a ricoprire tale ruolo, sorgono pesanti dubbi, dubbi che se trovassero riscontro nella realtà potrebbero minare profondamente gli equilibri tattici che Mazzarri ha in mente per la sua Inter: i ?papabili? sarebbero infatti i vari Jonathan, Nagatomo, Pereira, Zanetti, Obi, Schelotto. Dato per assodato che almeno 2 o 3 di questi partiranno per le ben note esigenze di ridimensionamento della rosa richieste da Mazzarri, non c’è molto da essere ottimisti.

Il giocatore che potrebbe dare più garanzie tra i sei di cui sopra pare essere proprio capitan Zanetti, che però ha 40 anni e un brutto infortunio ancora da mettere alle spalle: certamente, almeno per l’inizio della stagione non si potrà fare affidamento sulla sua combattività. Jonathan e Schelotto potrebbero entrambi partire, anche se a sentire le loro dichiarazioni hanno tutt?altri intenti, e vorrebbero giocarsi le loro carte all’Inter: peccato che i tifosi nerazzurri abbiano fatto già ampia conoscenza delle giocate dei due e l’ipotesi di affidargli un?intera fascia se non in casi di stretta necessità, appare quanto mai poco auspicabile e certamente temeraria.

Nagatomo e Pereira (anche quest?ultimo sulla lista dei cedibili) almeno sul piano della corsa potrebbero invece essere congeniali al tipo di gioco che Mazzarri vuole dai propri esterni di centrocampo, ma i due, oltre alla buona volontà hanno poco altro da spendere: spesso inaffidabili in fase difensiva, pungono poco anche in attacco, sarebbero tutto sommato delle buone seconde scelte, ma non molto di più.

Resta Joel Obi, nato come interno di centrocampo, ma diventato esterno ?d?adozione?. Il ragazzo è tanto promettente quanto fragile fisicamente, e proprio i continui infortuni ne hanno interrotto una crescita tecnica e atletica che pareva importante. Obi resta dunque una mezza incognita, un buon giovane con diverse luci ma anche qualche ombra: probabilmente troppo poco per convincere il severo Mazzarri a trattenerlo fra i venti o poco più ?eletti? che l’allenatore toscano vorrà ai suoi comandi per la nuova stagione che a breve inizierà ufficialmente.

Essendo questa la situazione relativa agli esterni in casa nerazzurra, potrebbe dunque bastare un solo innesto per mettere le ali all’Inter di Mazzarri? O l’Inter 2013/2014 rischia di ritrovarsi coi fianchi pressoché scoperti e senza la qualità e la quantità  indispensabili per far funzionare al meglio il 3-5-2 in divenire? Il calciomercato si appresta ad entrare nella sua fase più calda e l’auspicio da parte del popolo nerazzurro è quello di assistere non tanto a colpi ad effetto (quelli appartengono solo ad un passato che pare già molto remoto) quanto ad acquisti funzionali alle idee tattiche del proprio allenatore, cosa, quest?ultima, tutt?altro che scontata viste le campagne acquisti degli ultimi due o tre anni. Ma il tempo del calciomercato ?arrangiato? deve trovare un punto di cesura in casa Inter: rispolverare orgoglio e blasone è un?operazione che inizia già dai caldi mesi estivi.