FOCUS – Moratti: addio d’amore o storia che continua?
di Claudio Colombrita
Moratti e Thohir, l’usato sicuro e il nuovo che affascina, il cuore di chi ha dato di tutto e di più per la causa nerazzurra e l’entusiasmo di chi ha grandi progetti e risorse per rilanciare una squadra in declino. Probabilmente, nella testa di Massimo Moratti, fino a poco tempo fa, non balenava nemmeno lontanamente l’idea di vendere l’Inter, forse anche nemmeno di ascoltare una proposta di acquisto del club di famiglia, del suo giocattolo, tanto curato e coccolato, a volte troppo. Perchè la flessione di questi ultimi anni e il necessario ridimensionamento a cui va incontro l’Inter deriva anche da una gestione sempre al limite delle proprie possibilità, giustificata da un’immensa passione del presidente che si è svenato, ha firmato assegni con tanti zeri, prima miliardi poi milioni, ha regalato ai propri tifosi giocatori da sogno, per citare solo alcuni grandi attaccanti passati in nerazzurro Baggio, Vieri,Ronaldo, Milito, Eto’o, ha fatto urlare la propria gente a suon di trofei e soddisfazioni internazionali e nazionali e lo ha fatto finchè ha potuto.
Poi il momento dei sacrifici, il bilancio in perdita, milioni di debiti e la cessione di alcuni pezzi grossi, proprio quelli che avevano fatto sognare i tifosi, sostituiti con giocatori normali, spesso scommesse mal riuscite. Massimo Moratti ha visto la sua Inter sgretolarsi e ha sofferto non poco nel non poter firmare più quegli assegni faraonici per assicurarsi i migliori giocatori in circolazione, regalando un sogno alla sua gente, il percorso deve essere stato duro e ha portato il presidente ad aprirsi a nuovi lidi, a nuovi soci. Dapprima i cinesi e ora gli indonesiani con a capo Erik Thohir che da subito ha fatto maledettamente sul serio, con una proposta shock in termini di denaro e accattivandosi la simpatia dei tifosi attraverso Twitter.
Moratti ha tentennato, magari avrà anche ascoltato la proposta di Thohir di rilevare tutto il pacchetto, magari avrà pensato a quei tanti soldi in ballo, ma poi come sempre ha prevalso l’amore per la sua Inter, cessione possibile dunque ma non subito, bisogna saggiare la serietà di Thohir, dapprima con il 40% e poi con il controllo della maggioranza, perchè con l’Inter non si scherza. Tanti soldi, debiti ripianati, possibilità di riportare in alto l’Inter sin da subito, ma anche una noviutà assoluta, rischiosa perchè si tratta sempre di uno sconosciuto a cui affidare la sua Inter.
Con Moratti l’Inter è stabile, in una botte di ferro ma con delle evidenti e durature limitazioni finanziarie, con Thohir l’Inter avrebbe grandi disponibilità economiche e potrebbe aspirare a tornare nel giro che conta in poco tempo, ma sarebbe soggetta alle voglie di chi teoricamente ben presto potrebbe stancarsene proprio perchè non innamorato.
Forse Moratti per il bene dell’Inter dovrebbe vendere, per consentire all’Inter di spiccare nuovamente il volo con Thohir, anche perchè spesso un addio per il bene della propria amata può essere l’atto d’amore più grande, forse l’attuale presidente, lasciando, ammetterebbe la propria sconfitta per non essere riuscito nella sua opera di ridimensionamento e di ringiovanimento, anche se, da questo punto di vista, Thohir sembra voler percorrere la stessa strada.
Forse più semplicemente senza Moratti non sarebbe Inter e forse lo stesso Moratti non riuscirebbe a vivere senza Inter.