19 Agosto 2017

Borja Valero e la prima da ‘traditore’. Firenze tatuata sulla pelle, ma l’Inter…

Il tatuaggio con le coordinate della città di Firenze, ma l'Inter nella testa

Borja Valero, domani, affronterà la prima sfida ufficiale con la maglia dell’Inter, proprio contro la sua ex squadra, la Fiorentina, che ha tatuato sulla pelle. Come riporta La Gazzetta dello Sport, sul gomito ha le coordinate geografiche di Ponte Vecchio, mentre sul polpaccio, il figlio Alvaro, con la maglia viola. Sarà una prima da ‘traditore onesto’, come l’ha definito Furio Valcareggi che con lui ha trascorso molto tempo: “Per Borja saranno novanta minuti di stress. Una sensazione che non ha mai vissuto. Per lui il calcio è solo allegria. Dal punto di vista professionale non poteva rifiutare il trasferimento all’Inter. Diciamo che è stato un “traditore onesto”. Perché lui la Fiorentina l’ama veramente. Alvrao è un bambino vispo, che conosce a memoria tutto l’Inno viola, quello storico cantato da Narciso Parigi. Il suo ruolo? E’sempre dove c’è la palla. Borja non è mai stato vissuto dagli altri genitori come il “campione della Fiorentina”. E’ sempre stato solo uno dei babbi della squadra. Non a caso la famiglia Borja ha trascorso quest’estate un periodo di vacanza a Minorca insieme ad alcune famiglie della Settignanese. La sua semplicità ha conquistato tutti“.

Borja Valero voleva rinnovare il contratto e poi diventare dirigente e gli piaceva l’idea di essere considerato il sindaco viola. A raccontare l’esperienza del centrocampista a Firenze è stato anche Enrico, proprietario di un ristorante e amico del calciatore: “Il primo Borja si abbuffava di bistecche alla fiorentina insieme a Gonzalo. Che coppia. Poi, due anni fa ha cambiato dieta. Solo verdure e pesce. Sushi, in particolare. Mi garantiva che grazie a questa dieta correva il doppio lasciando a bocca aperta i suoi compagni di squadra che gli chiedevano spesso: “Ma come fai ad andare così alla tua età?”. Ho scelto di non contattarlo prima di Inter-Fiorentina. Immagino il suo tormento interiore. L’ultima volta che mi ha scritto mi ha detto di trovarsi benissimo all’Inter. Spalletti lo ha inseguito per tre anni, farà di tutto per ripagare tanta fiducia. Borja vuole vincere con l’Inter ma scommetto che se dovesse far gol alla Fiorentina non esulterebbe“.

Domani a San Siro, sarà trattato da amico, un amico temuto. A parlare di lui, anche Paolo Bacciotti: “Lo spagnolo è sempre stato disponibile per iniziative a scopo benefico, ha giocato tante partite di calcetto per la Fondazione Tommasino Bacciotti. I fiorentini gli hanno voluto bene perché lui ha sempre cercato di dare una mano alla città“. Parole al miele anche da parte del sindaco Nardella: “Ci sono alcune città e alcune maglie che per la loro storia, il loro significato e la passione che evocano restano come un segno indelebile nel cuore di ciascuno. Sono sicuro che questo vale anche per il mio amico Borja Valero, che domenica indosserà un’altra casacca ma che dentro di sé non smarrirà il segno degli anni che lo hanno legato alla città più bella del mondo, Firenze“.

I NUMERI 20 DELLA STORIA DELL’INTER