28 Settembre 2014

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Cagliari

Inter-Cagliari

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Inter-Cagliari: tutto quello che c’è da sapere sul match

Per la 5^ giornata di Serie A l’Inter affronterà a San Siro il Cagliari di Zdenek Zeman: due squadre che, ad oggi, sembrano in una condizione di forma totalmente opposta ma che potrebbero dar vita ad una partita dall’esito per nulla scontato, diversamente da quello che ci si potrebbe aspettare.

LA STORIA – Per la 41^ volta nella storia del calcio il Cagliari sale a San Siro per affrontare l’Inter. Incoraggianti le statistiche sui precedenti per i nerazzurri, che con 25 vittorie hanno una netta supremazia sui rossoblù, i quali hanno avuto la meglio solo 6 volte; 9 i pareggi in totale. L’ultimo successo esterno risale alla Coppa Italia del 1999-2000, quando Sulcis e Corradi rimontarono il vantaggio di Simic. Da allora davvero poche briciole per il Cagliari, che ha dovuto subire tanti gol e che solo tre volte è riuscita a far punti. In media i padroni di casa sono riusciti a segnare due reti a partita, ma non vincono da due stagioni: nel 2012 il discusso arbitraggio del Sig. Giacomelli impedì agli uomini di Stramaccioni di fare bottino pieno (2-2 il risultato finale); nella passata stagione il gol di Rolando pareggiò quello di Pinilla. Ma quest’anno sarà un’altra storia.

IL PRESENTE – Nel momento in cui Zeman ha accettato la chiamata del Cagliari tutti avrebbero scommesso sui gol a raffica da parte delle sue squadre, sia fatti che subiti. Ibarbo, Cossu, Farias e soprattutto il bomber Marco Sau, che il boemo ha conosciuto e valorizzato benissimo a Foggia nel 2010-11 in Lega Pro, sembravano essere le pedine giuste per far saltare gli schemi delle squadre avversarie. Può anche darsi che alla lunga le aspettative vengano rispettate, ma per ora qualcosa è andato storto: i sardi, infatti, oltre ad avere avuto il peggiore inizio di campionato degli ultimi cinque anni, con un solo punto in quattro partite che li proietta in fondo alla classifica, hanno soprattutto messo in mostra un calcio che ancora non rispecchia il noto credo zemaniano fatto di attacchi a tutto tondo; di esso si è percepita solo la scarsa attitudine a difendere, soprattutto sui calci da fermo. Angoli e punizioni, invece, sono state le chiavi degli ultimi gol nerazzurri: Vidic, Icardi e Ranocchia sono ottimi saltatori, Hernanes e Guarin battitori sicuramente migliori di Jonathan, Osvaldo un rapace d’aria. Grazie a questi componenti sono arrivati i gol contro l’Atalanta, che hanno portato altri tre punti utili in prospettiva per l’Europa. Si spera quella che conta.

LE FORMAZIONI – Walter Mazzarri, in vista anche dell’impegno di Europa League di giovedì prossimo, deve far riposare chi ha dato di più nel tour de force degli ultimi 10 giorni. Ecco perché, ad eccezione del portiere, nel reparto arretrato subentrerà Andreolli al posto di Vidic. A centrocampo dovrebbero esserci importanti novità: sulla fasce Jonathan, che viene da un infortunio e ha giocato con l’Atalanta, farà posto probabilmente a Nagatomo, che ha recuperato dagli acciacchi; in mezzo, invece, all’infaticabile Medel verrà affiancato da Hernanes e Kovacic, liberi di svariare dietro le due punte, Osvaldo e Palacio. Zeman, fedele al suo storico 4-3-3, conferma Cragno in porta e la difesa composta da Avelar e Balzano sulle corsie esterne e Ceppitelli e Rossettini in mezzo. Con Conti non diponibile, la mezzala di scuola Inter Crisetig completerà il trio di centrocampo insieme a Joao Pedro e all’ottimo Ekdal, uno dei pochi a brillare in questo opaco inizio di campionato. Ibarbo e Cossu faranno poi da supporti laterali a Marco Sau.

L’OCCHIO TATTICO – Inter-Cagliari rischia di essere una partita a trabocchetto: al di là della voglia di rivalsa, che già di per sé può fare tanto, il Cagliari ha dalla sua il fatto che affronterà un’Inter un po’ stanca: il modulo dovrebbe essere lo stesso di sempre, ma data la non ottimale condizione di Hernanes, temiamo che a San Siro sarà solo il numero 10 croato a portare la croce, con papabile e conseguente monotonia delle azioni targate Inter, soprattutto in ragione del fatto che la seconda punta del caso, Palacio, non ci sembra ancora in una condizione tale da poter garantire sia i novanta minuti che la consueta qualità. Nella speranza che la difesa dei sardi si confermi più che traballante, sarà necessario che Nagatomo e Dodò offrano la loro propulsione continua sulle fasce per due motivi: il primo è costringere i terzini rossoblù alla fase difensiva piuttosto che a quella offensiva; il secondo è creare una superiorità numerica insieme a Kovacic e i due attaccanti. Proprio il nuovo e inedito tandem offensivo sarà una chiave importante per questa gara: Icardi e Osvaldo, elogiato in settimana da Mazzarri, hanno dimostrato di poter convivere benissimo, mentre con Palacio l’oriundo non ha mai condiviso le sorti del campo. Sapranno creare gli spazi giusti per gli inserimenti dalle retrovie e andare alla conclusione come si richiede a degli attaccanti di calibro? La risposta è attesa per domani pomeriggio a San Siro. Buon match!

di Gianluigi Valente

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