Mazzarri: “Testa al Qarabag, Kovacic è solo stanco. Il modulo? Useremo…”
Conferenza stampa Mazzarri
Conferenza stampa Mazzarri
Dopo il deludente turno di campionato, con la pesante sconfitta interna contro il Cagliari, l’Inter torna in campo. A San Siro arriva il Qarabag, per la seconda giornata del girone F di Europa League. Walter Mazzarri ha da poco concluso la tradizionale conferenza stampa alla vigilia della gara, queste le sue parole rilasciate nella sala stampa di Appiano Gentile:
DOPO-CAGLIARI – “I ragazzi sono dispiaciuti quanto me, abbiamo cercato di capire cosa abbiamo sbagliato. Anche gli indisponibili di domani confermano che io ho sbagliato qualche valutazione nell’intensità delle partite. Domani faremo una partita diversa, o almeno proveremo a farla dal punto di vista della corsa. Quando facciamo così dimostraimao che sappiamo giocare a calcio. Siamo un gruppo di costruzione, dimostriamo che si è trattato di un incidente di percorso. Quando si incontrano certe difficoltà si prova a limitare i danni. Domenica è stata una gara brutta da ogni punto di vista, potevamo provare ad arrivare con un passivo diverso. Sembrava non ci fossimo accorti del passivo, nel secondo tempo abbiamo provato a fare una gara di un certo tipo. Se questa partita la sappiamo capitalizzare ci servirà per crescere nel cammino”.
QARABAG – “Il Qarabag non è conosciuto ma sta bene e ha giocatori importanti, è una gara da prendere con le molle. Dobbiamo dimostrare di essere diversi da quelli di domenica, sono concentrato su domani e tutti dobbiamo esserlo”.
COMPLEANNO – “Il 1° ottobre è nato mio padre, da quando è morto lui non sento di festeggiarlo”.
CONDIZIONE DI KOVACIC – “Spero che in questi giorni si possa fargli passare la fatica e quel piccolo acciacco dovuto allo stress delle ultime partite. Spero di averlo a disposizione venerdì”.
LAVORO PSICOLOGICO – “Abbiamo analizzato alcuni aspetti della partita notando come alcuni giocatori nello spazio di tre giorni hanno cambiato ritmo. Ci sono stati alcuni equivoci, alcuni ragazzi hanno confermato di essere stanchi, di solito quando ci sono problemi ci parliamo. Mi aspettavo che qualcuno corresse da me a dirmelo domenica, ma erano imbambolati e non lo hanno fatto, io avrei potuto dare input per limitare i danni. La conoscenza passa da questi momenti”.
CAPITOLO ESTERNI – “Purtroppo solo due stanno bene, Nagatomo e D’Ambrosio, gli altri sono indisponibili. Poi c’è anche Obi, che ha lavorato da esterno anche in passato e a me piace molto. Comunque ci sono dei giocatori impiegabili e sono abbastanza tranquillo. Domani spero che saremo all’altezza anche per l’intensità visto che avremo un avversario che arriverà carico e senza nulla da perdere; sono curioso di vedere che partita faranno Nagatomo e D’Ambrosio. Ci aggiorneremo per Firenze”.
DIFESA A 4 – “Quanto tempo ha un allenatore per provare queste cose? A Pinzolo comunque era tutto aperto, e dissi che volevo fare la difesa a quattro già la prima settimana, poi ho dovuto cambiare per contingenze mondiali e ho pensato di lavorare per Vidic. Negli Usa, con una gara ogni tre giorni non c’era tempo di lavorare tatticamente sulla diversità delle due difese. Detto questo, è anche vero che abbiamo meccanismi che ci permettono di difendere a 4 imponendo il gioco e iniziando l’attacco con tre dietro. La mia storia dimostra che so cambiare squadre, però ho avuto poco tempo per provare nuovi meccanismi. Ho anche un gruppo dove ci sono tanti nazionali, con la sosta mi mancano tanti giocatori e non posso fare certe cose con otto giocatori. Per passare a quattro serve lavorare, se non funziona qualcosa la squadra va in difficoltà”.
MODULO – “In squadra possono convivere tutti, anche il doppio mediano, comporta il 3-4-3 che si può fare in tanti modi. A volte sento cose, diciamo così, strane; a Torino ho messo Hernanes e Kovacic, due giocatori offensivi. Vorrei fare il 3-4-3 con tre punte pure, ma se tutti partecipano alla fase difensiva. L’equilibrio deve essere di squadra, se si sta bene si fa come col Sassuolo, vincendo anche in modo bello”.
TIFOSI – “Intanto voglio fare i complimenti ai tifosi per averci incitati anche sull’1-4 fino al 95esimo; a me interessa quello che danno alla squadra, perché mi considero il primo tifoso della squadra e come logico dovremmo essere in simbiosi. Io sinceramente mi aspettavo peggio, in altre piazze dove ho allenato la squadra veniva fischiata prima. Quando le cose vanno male, se la prendono con il più in vista, col responsabile, che sono io e mi sta. So come funzionano le regole, comunque. E non mi fa né caldo né freddo”.
PROGRESSI RISPETTO ALLO SCORSO ANNO – “Le annate non sono mai confrontabili, c’era un’altra situazione l’anno scorso. Nel frattempo si è fatto un certo processo costruendo un gruppo nuovo. Sono passate cinque giornate, non è possibile fare un confronto. L’anno scorso siamo partiti benissimo poi siamo calati, ma c’è stato anche un passaggio societario. Ci sono queste cose da valutare, bisogna anche inserire i giocatori nuovi, è ancora prestissimo. L’unica cosa che conta sono i risultati; l’anno scorso è finito bene vista l’annata e da dove partiva la squadra. Su quell’anno siamo partiti facendo scelte diverse, se col Cagliari avessimo fatto risultato opposto per me si stava facendo un ottimo lavoro, sono stati altri a fare elogi sperticati. Vedremo se questa partita sarà da considerare un incidente di percorso, voglio vedere la reazione”.
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