2 Ottobre 2014

INTER-QARABAG 2-0, D’Ambrosio nel primo tempo, Icardi si sveglia nel secondo. Il racconto del match…

Inter Qarabag Live

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PRIMO TEMPO – Con le formazioni annunciate, si scende in campo alle 21.00 e la partita inizia. È l’Inter a fare la partita dall’inizio, portandosi subito in avanti cercando il gol del vantaggio il prima possibile. Gli azeri giocano comunque a viso aperto, con palla bassa, evitando di chiudersi in difesa. Al 9′ è proprio il Qarabag a effettuare il primo tiro: il numero 18 degli azeri, Gurbanov, tenta una semirovesciata alla Osvaldo su calcio d’angolo; il pallone passa ma esce alla destra di Carrizo. Quattro minuti dopo, brivido per la difesa nerazzurra. Andreolli rimette il pallone al centro della difesa, non calcolando la presenza di Reynaldo, che riesce ad appropriarsi del pallone, ma il suo tiro viene ben murato da Juan Jesus. Al 17′ si riconferma uomo Europa Danilo D’Ambrosio: su una palla in area di rigore, il giocatore campano fa partire un bellissimo tiro a giro di destro che, deviato leggermente, colpisce la traversa e spiazza il portiere azero Sehic. Inter 1, Qarabag 0. Al ventesimo minuto, l’Inter cerca il raddoppio con capitan Ranocchia. L’italiano si sgancia dalla difesa e si inserisce su un cross dalla trequarti di Hernanes, colpisce al volo e non va molto lontano dall’incrocio. Passati cinque minuti, i nerazzurri si rendono ancora pericolosi: Guarin crossa al centro e trova il Profeta Hernanes, che stacca bene e colpisce di testa, ma non riesce ad angolare e Sehic para. Col passare del tempo, diminuiscono le azioni degne di nota, con il Qarabag che continua a tessere la sua rete di passaggi, quando ne ha l’opportunità, e l’Inter che amministra l’1-0 e si spinge timidamente in avanti. Gli azeri, comunque, si dimostrano un avversario da non sottovalutare, nonostante la provenienza quasi intercontinentale. Al 41′  ancora bravo D’Ambrosio a guadagnare spazio con un dribbling e a crossare. Sehic esce male e respinge davanti a Guarin, che tenta di saltare l’avversario per concludere, ma viene chiuso in angolo. Sull’azione conseguente del Qarabag, l’attaccante Reynaldo cerca il cucchiaio su Handanovic ma non centra la porta. Azione comunque pericolosa, e Mazzarri non è contento. Cala il sipario per l’intervallo, con un’Inter sufficiente e soprattutto in vantaggio. Segnali importanti arrivano da D’Ambrosio, sempre più goleador europeo dei nerazzurri, e Guarin, che si muove bene nel ruolo di seconda punta. Meno bene la squadra nel complesso, che a volte si mette da sola nei guai, sbagliando qualche giocata semplice. SECONDO TEMPO – Al rientro in campo si presenta un Qarabag agguerrito, che prova subito a rimettere in piedi la partita. Dopo qualche minuto di attacco azero, la Beneamata riprende in mano il pallino del gioco e prova a farsi viva nell’area avversaria. Primo squillo del Qarabag, con un cross pericoloso al 55′ che manda un po’ in affanno la difesa nerazzurra, che riesce poi a sventare il pericolo. Due minuti dopo, si sveglia Icardi: botta di destro da fuori area, Sehic devia in angolo con buona reattività. Primo cambio da parte di Mazzarri al 59′: esce un Kuzmanovic abbastanza impalbabile per fare spazio alla grinta di Gary Medel, all’esordio europeo. Per la seconda volta vengono provati insieme i due nuovi metodisti nerazzurri, il neo-entrato Medel e M’Vila. Dopo tre minuti è il momento di Pablo Daniel Osvaldo, per passare al modulo con due punte pure. Esce, per l’appunto, Fredy Guarin, dopo un’abbondante ora di corsa e impegno. Il colombiano, appena uscito, chiede ghiaccio sul collo del piede sinistro: possibile anche che la sostituzione sia collegata a un lieve fastidio. L’ingresso del Pitbull si fa sentire, la manovra nerazzurra è più ordinata e anche Osvaldo contribuisce ad alzare il baricentro della squadra. Al 71′ esce in barella Hernanes, al suo posto entra Joel Obi, alla seconda presenza stagionale. Il Profeta si ferma comunque a bordo campo, si tocca il polpaccio sinistro. Possibile che l’uscita sia stata dettata da un affaticamento o dai crampi. Poco dopo, anche Icardi resta fermo a terra ed è costretto ad uscire dal campo per ricevere le cure dello staff. I cambi sono finiti e l’argentino deve stare in campo, zoppicando leggermente e facendo ciò che può. Il Qarabag è duro a morire e non ne vuole sapere di arrendersi. Gli azeri continuano a fare il loro gioco, per cui sono stati addirittura soprannominati il Barcellona del Caucaso, e mettono in soggezione la difesa nerazzurra. Juan Jesus prova a guadagnare secondi coi vecchi metodi: su una rimessa laterale, calcia via il pallone e prende un cartellino giallo, come da regolamento. È il primo ammonito di una gara tutt’altro che fallosa e scorretta. Finamente, all’85’, si sblocca in Europa League il numero 9 nerazzurro: segna Mauro Icardi. Dopo un bellissimo lancio di Obi per Osvaldo, che l’oriundo serve molto bene al compagno di reparto, il bomber dell’Inter punisce Sehic con una staffilata rasoterra che non gli lascia scampo. Azzeccati, pertanto, i cambi di Mazzarri, che mette in cassaforte il risultato e i 3 punti, con cui la Beneamata consolida il primato nel girone. Gli ultimi minuti sono gestione del risultato, ma non mancano i tentativi per il terzo gol. Soprattutto Osvaldo si rende protagonista con buoni spunti. I cinque minuti di recupero mostrano un Qarabag stanco, per via di una gara molto generosa e sicuramente giocata al massimo delle proprie potenzialità. Al 95′ l’arbitro fischia: è un’altra vittoria, che segna l’imbattibilità europea dei nerazzurri, a punteggio pieno e unici ad aver segnato e vinto in almeno una partita. Follow @teo_ras

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