Candreva, che svolta nel derby! A Verona cerca il primo gol stagionale
Dopo un inizio di campionato altalenante, dalla Stracittadina in poi l’esterno nerazzurro è tornato sui suoi livelli. A Verona l’occasione per sbloccarsi anche sotto portaCross fuori misura, dribbling mal riusciti o nemmeno tentati: il Candreva visto prima dell’ottava giornata di campionato era diventato uno dei giocatori più discussi fra la tifoseria nerazzurra. Come d’incanto, la svolta, in una partita che lui ama particolarmente decidere: il derby. Il traversone al bacio servito a capitan Icardi al ventottesimo minuto della partita contro il Milan, deve avergli permesso di scrollarsi di dosso, in un colpo solo, tutte le scorie di inizio campionato. I mormorii del Meazza, che accompagnavano i tentativi sbilenchi di servire i compagni in area, si stavano facendo sempre più rumorosi.
Dopo la partita vinta in casa contro il Genoa, in cui ha fatto il suo esordio nel finale il giovane Karamoh, suscitando una buona impressione, in molti auspicavano addirittura che Antonio si accomodasse in panchina, per dare maggiore spazio alla promessa francese. Un vero sfregio: davvero quindici minuti conditi da qualche buono spunto del seppur bravo ragazzino venuto dal Caen potevano bastare per spingere i tifosi ad accantonarlo definitivamente?
Tutto cancellato da un cross, fatto al momento giusto e nel posto giusto: il derby, appunto.
Nelle uscite seguenti non ha fornito ulteriori dati da appuntare nel tabellino, ma a tutti è parso netto il taglio con il passato. Candreva ora gioca in un modo molto più convinto e brillante, i cross fuori misura sono spariti o quasi, per lasciare spazio a sovrapposizioni, ripiegamenti difensivi e tiri insidiosi. I dati raccolti da Whoscored.com dimostrano come, solo contro il Napoli, abbia completato ben 6 dribbling, quando ne aveva fatti 9 in tutto nelle precedenti 8 gare, intercettando 4 palloni degli avversari, contro i due in totale negli altri match. Significativi anche i 6 passaggi chiave effettuati contro la Samp a smarcare i compagni ed i tre tiri tentati, più che in ogni altra partita. Sempre contro i Doriani si è distinto persino in un passaggio no-look ‘alla Ronaldinho’, per citare il paragone scherzoso fatto da Perisic su Instagram. Numeri e giocate che attestano il momento di fiducia che sta attraversando.
La partita con il Verona, penultimo in classifica con 22 gol al passivo (peggior difesa dopo quella del Benevento, a 24), sembra essere l’occasione adatta per regalarsi la prima rete stagionale e convincersi di aver svoltato una volta per tutte. L’occasione adatta per mostrare di essere ancora il giocatore che a Roma si sono goduti per molti anni e che invece, nella nebbia di Milano, è parso troppo spesso appannato.
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