23 Ottobre 2014

Corriere:”Ecco perchè Moratti lascia, ma WM c’entra poco. Vi erano divergenze di gestione”

Dimissioni Moratti

Non solo La Repubblica (potete leggere qui) ma anche Il Corriere della Sera cerca di dare una spiegazione alle dimissioni di Massimo Moratti alla presidenza onoraria nerazzurra con le conseguenti dimissioni del figlio Angelomario, di Ghelfi e di Manzonetto come Consiglieri d’Amministrazione. Con un articolo durissimo a firma Fabio MontiIl Corriere della Sera interpreta così la questione odierna che sta tenendo banco in casa nerazzurra e che ha sorpreso molto i tifosi dell’Inter e che poco o nulla avrebbe a che vedere con l’indifferente risposta data da Mazzarri in conferenza stampa:“L’uscita di scena volontaria di Massimo Moratti, di Angelomario, vicepresidente, di Rinaldo Ghelfi e di Alberto Manzonetto rappresenta un evento traumatico nella vita dell’Inter, ma non del tutto inatteso. Perché la decisione nulla ha a che vedere con l’infelice risposta data da Mazzarri, troppo occupato a far giocare male la squadra per occuparsi delle osservazioni dell’ex presidente onorario e magari riflettere su tutto quanto sta accadendo in casa nerazzurra”. “Semmai ha stupito il fatto che nessuno del club abbia chiamato Moratti, dopo le parole di Mazzarri, campione del mondo nella salita sul carro di chi comanda al momento. Da troppo tempo i rapporti fra Erick Thohir e Moratti erano claudicanti, perché il presidente ha sempre fatto di testa sua, forte del 70 per cento delle azioni, da lui acquistate il 15 novembre 2013, cercando però di usare Moratti come parafulmine, sottolineandone, secondo opportunità, stima e necessità di collaborare”. “Un esempio: l’uscita di scena di Cordoba che Thohir non ha nemmeno ritenuto di dover ricevere per spiegargli il nuovo ruolo. Il tutto dopo epurazioni in serie fra i quadri nerazzurri allontanati con la sola colpa di aver lavorato per anni con Moratti. La goccia che ha determinato l’uscita di Moratti sono state le parole pronunciate lunedì dal ceo Bolingbroke, che ha parlato in pubblico di una situazione economico-finanziaria della società pre-fallimentare“. “Era già successo in altre occasioni, e una sola volta Moratti aveva spiegato la situazione (a Latina a fine maggio), ma Thohir, che non ha pagato nemmeno un euro per una società valutata 500 milioni, girando soltanto i 149 milioni di debiti del club alle banche, ha insistito. Moratti questa vota si è stufato, anche perché Thohir ha avuto quattro mesi per analizzare tutti i conti della società. Se la situazione era così disastrosa, avrebbe potuto rinunciare. Invece è andato avanti e aveva definito l’acquisto dell’Inter un grande affare. Ora ha cambiato idea. Anche Moratti”, conclude Monti.

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