Spalletti in conferenza: “Vincere deve essere la normalità. Icardi calcolatore di ghiaccio…”
L'allenatore nerazzurro ha parlato con i giornalisti dopo la sfida contro l'Atalanta, vinta dai suoi giocatori per 2-0L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti, ha risposto come di consueto alle domande dei giornalisti nel post partita di Inter-Atalanta. Passioneinter.com è presente in sala stampa con i propri inviati per riportarvi le dichiarazioni del tecnico nerazzurro:
ATLETISMO ATALANTA E DUE GOL DI TESTA – “Merito della qualità e della forza della nostra squadra, di crearsi le situazioni sulle caratteristiche degli avversari, sfidandoli su quello che sono bravi a fare.”
ICARDI – “Mauro (Icardi, ndr) è come un falco, si avventa sulla palla con una forza… Alcune volte anche in allenamento sembra che dica <<Questa prendila tu>> e poi quando arriva la palla giusta <<Questa la prendo io>>. È un calcolatore di ghiaccio, su quest’aspetto. Anche nelle altre partite, in cui magari non ha segnato, Icardi è sempre stato lì per sfruttare le occasioni create dalla squadra. Io sono contento per i suoi due gol, ma anche sotto l’aspetto della prestazione è stato eccellente, come la scorsa volta. Ha retto botta sui contrasti, è tornato a recuperare palloni.”
INTER COSÌ FINO A MAGGIO? – “Non lo so, ora è anche il momento di inserire qualcuno in più, allargando questa squadra di titolari, perché anche quelli fuori possono essere chiamati in qualsiasi momento e riescono a dare i loro frutti. Vogliamo poi creare una cultura di un calcio in cui il nostro tifoso si riconosca, partecipando alla ricerca delle trame sul campo. Se il pubblico partecipa, dobbiamo essere all’altezza delle grandi Inter che ha già visto, e tutto diventa un bellissimo spettacolo. Vogliamo andare in questa direzione, con la faccia normale tutti i giorni, perché vincere deve essere la normalità per noi. Ci sono squadre che le vincono tutte, per cui dobbiamo anche fare in fretta.”
MANCANZA DI CINISMO – “Stasera sul 2-0 abbiamo riconquistato alcuni palloni e cercato verticalizzazioni, ma poi ci siamo andati con troppa leggerezza, perché si tratta di situazioni con cui si può chiudere la partita, specie contro queste squadre fisiche che ‘randellano’ e in gare che possono riaprirsi e ribaltarsi in poco tempo. Quando capita la situazione, la squadra forte sa scegliere il momento importante per portare a casa il risultato e stasera era una partita fondamentale, per dare quel punticino di margine che permette di lavorare nella maniera corretta.”
PIEDI PER TERRA – “Sicuramente, vedendo cos’è successo negli scorsi anni, non bisogna dimenticare e andare oltre. Si deve far tesoro degli episodi e delle storie personali e di squadra. Noi stiamo lavorando nel modo corretto, ci stiamo conoscendo in profondità e la squadra sta imparando a conoscere i momenti, senza rischiare uscite scriteriate o regalare spazi.”
GESTIONE DI PALLONE E GARA – “Secondo me abbiamo perso qualche pallone banale, perché probabilmente ci si sente involontariamente abbastanza al sicuro, quando le cose fanno bene. Poi si prova a fare qualcosa in più di quello che è il massimo del momento. Penso che dopo il 2-0 abbiamo riconquistato dei palloni che avevamo perso giocandoli troppo lunghi o osando giocate, anzichè fare due passaggi in più al compagno di fianco. Abbiamo forzato giocate in maniera un po’ ‘sempliciona’, come se fossimo in euforia per quello che stavamo facendo. Però poi, appunto, la squadra ci ha rimesso la faccia, nel riconquistare questi palloni persi, con bei contrasti. Una partita arbitrata bene, giocata bene e con un pubblico che ha partecipato bene e si è sentito coinvolto. Abbiamo anche un pubblico professionista.”
BORJA VALERO E I CENTROCAMPISTI – “Gagliardini è bello tosto, con la sua fisicità, e può anche andare in pressing più in alto. Abbiamo iniziato coi due mediani e Borja sulla trequarti, ma poi abbiamo provato a mettere Gaglia come play basso e gli altri due come mezzali. In quel modo arrivavamo meglio da tutte le parti e poi diventa più facile che ogni tanto ci si possa scambiare di posto con il mediano basso. Lo possono benissimo fare, perché sono giocatori che possono intercambiarsi nei ruoli, specialmente Gagliardini che può stare più basso. Borja ha qualità per giocare nello stretto e Vecino ha la gamba per andare in chiusura e fare da cavallone, con il suo passo lungo.”
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