Mercato – Inter, le ultime sull’affaire Pastore
L'argentino ha già giocato in Italia con la maglia del PalermoL’Inter, dopo la vittoria contro l’Atalanta, si trova al secondo posto in classifica dietro al Napoli e a inizio stagione nessuno avrebbe scommesso sui nerazzurri. I mancati botti di mercato avevano sfiduciato i tifosi che, nonostante tutto, hanno fatto registrare già nelle prime giornate record di presenze sugli spalti. La vittoria contro la Roma ha compattato uno spogliatoio ancora in via di definizione, visti gli arrivi degli ultimi giorni di mercato, e ha dato consapevolezza ai calciatori nei propri mezzi. Adesso, dopo tredici giornate, Spalletti inizia a concedere turni di riposo agli inamovibili: è toccato a Nagatomo ieri sera, lasciato in panchina per far spazio a Davide Santon, alla prima presenza da titolare in stagione.
E intanto si scaldano anche i motori della prossima sessione di calciomercato e l’obiettivo numero uno della dirigenza nerazzurra è quella di regalare a Spalletti i tanto desiderati rinforzi, soprattutto nel ruolo in cui il tecnico si aspetta un grande colpo: il trequartista. Il candidato favorito per ricoprire quella posizione è Javier Pastore, calciatore del Paris Saint-Germain con un passato in Italia al Palermo. Il suo agente Marcelo Simonián ha aperto la strada all’Inter con queste dichiarazioni rilasciata a FcInterNews pochi giorni fa: “Sono positivamente impressionato dalla stagione fin qui disputata dall’Inter. Sabatini è il migliore del mondo nel suo ruolo, Ausilio il secondo. Spalletti è un grande mister, tra i numeri uno in Italia. Quest’anno c’è un’opportunità storica per i nerazzurri per tornare al recente passato vincente. Vedremo se i proprietari cinesi fiuteranno l’affare e approfitteranno di aver sotto contratto due fenomeni come i dirigenti nerazzurri”.
Il calciatore argentino non ha mai nascosto il desiderio di tornare in Italia, soprattutto in vista del Mondiale in Russia e lo ha ribadito dopo la vittoria del Psg contro il Nantes: “Penso sia normale che un giocatore voglia giocare, però la decisione spetta sempre all’allenatore. Io vorrei andare al Mondiale, ma se il ct vede che non gioco sarà difficile per lui convocarmi. Vediamo cosa succede fino a dicembre, poi farò il punto della situazione. Tornare in Italia? L’Italia mi piace tantissimo, è la mia seconda casa, mia moglie è italiana” e stuzzicato sul suo rapporto con Sabatini ha risposto: “Ci parlo sempre, ho un bellissimo rapporto con Walter, è un grande amico. Mi ha aiutato tanto da quando sono in Europa, è una grande persona. Mi chiede tante cose, tipo perché non gioco…”.
Ausilio ha colto la palla al balzo e, come al solito, ha cercato di sviare i giornalisti: “Pastore ha detto che vuole tornare in Italia? Non so da dove prendete queste notizie… Noi siamo l’Inter e abbiamo il dovere di stare attenti a tutti i giocatori bravi, questo è il nostro mestiere. Il mercato di gennaio non mi fa impazzire, ma se dovesse capitare l’opportunità… A oggi però non c’è nessuna occasione. Uno scambio con Joao Mario? Voi ci provate…”
Ma Spalletti ha parlato chiaro, esponendo la necessità di avere alcuni ricambi: “Ci servono ancora 4-5 giocatori titolari, perché il campionato è lungo e abbiamo bisogno di tutti i calciatori”.
Calciomercato Inter, il punto su Pastore
Pastore, arrivato al PSG per 43 milioni di euro (all’epoca il calciatore più pagato dell’intero campionato francese), nonostante la forte concorrenza è rimasto stabilmente nell’undici titolare della formazione parigina, collezionando 182 presenze e 34 gol nelle prime quattro stagioni. Poi complici l’arrivo di Di Maria e la rottura del legamento collaterale del ginocchio a novembre della scorsa stagione, ha trovato meno spazio, fino ai trasferimenti dalle cifre astronomiche di Neymar e Mbappè, che lo hanno oscurato e relegato in panchina.
Al momento l’unica via percorribile per portarlo a Milano sembrerebbe quella dello scambio di prestiti con Joao Mario: il portoghese, nonostante l’esborso economico molto importante sostenuto dall’Inter per acquistarlo nell’agosto del 2016, ha deluso ampiamente le aspettative, ma in nazionale resta un perno e il Psg non ha mai smesso di ammirarlo. Operazione tutt’altro che impossibile che richiederà l’impegno di tutte le parti in gioco e che favorirebbe entrambi i club per rientrare nei parametri imposti dal Fair Play Finanziario.
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