29 Novembre 2014

MANCINI: “Roma favorita, ma siamo l’Inter e scenderemo in campo per fare la partita!”

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La sfida contro la Roma rappresenta un vero e proprio banco di prova per testare la condizione fisica e mentale degli uomini di Roberto Mancini. Tecnico che ha ereditato una squadra in crisi di risultati, con una posizione di classifica al di sotto delle aspettative e che non ha mai dato delle garanzie in termini di gioco. La sua Inter ha dato piccoli segnali di ripresa già nella prima sfida contro il Milan, cercando di fare la partita. Anche contro il Dnipro è venuta fuori la voglia di vincere ed il carattere di una squadra che, seppur in dieci uomini, ha ribaltato lo svantaggio iniziale portando a casa la qualificazione ai sedicesimi di Europa League come prima classificata nel proprio girone. Altro grande merito del tecnico Jesino è legato all’entusiasmo che, la sua figura, ha subito riportato nell’ambiente. A differenza del predecessore, tutti lo spalleggiano e la gente è tornata allo stadio già nella partita di giovedì.

È vero che la squadra ha dato piccoli segnali di risveglio, ma è altrettanto vero che che c’è da lavorare ancora molto, visti i tanti errori mostrati nelle partite precedenti. Perché non si vive solo di entusiasmo e di piccoli passi, servono anche prestazioni maiuscole e notevoli migliorie tecnico/tattiche. Perché la Roma non è il Milan, ne tanto meno il Dnipro. Gli uomini di Rudy Garcia hanno dimostrato in questo anno e mezzo di sapere giocare a calcio e di possedere una notevole solidità che ha portato ottimi risultati. Lo sa bene Mancini che, come riporta Fcinternews, durante la consueta conferenza stampa ha espresso il suo punto di vista sulla sfida di domani e sullo stato di salute della squadra:

Il pareggio in Champions può pesare per la Roma?No, perché il campionato è un’altra cosa rispetto alla coppa e credo che non inciderà per loro”.

Quali risposte deve dare questo match all’Inter? “Credo che loro siano migliori di noi, è giusto ammetterlo. Hanno maggior confidenza perché stanno andando bene da tempo, e poi reputo Garcia un grande tecnico. Questa è una classica del calcio italiano, dovremo essere pronti sin da subito”.

Che impressione le ha fatto Medel’ Come sta Kovacic’ “Il cileno ha fatto bene l’altra sera, al pari di tutta la squadra. Ma sono convinto che possa migliorare ancora. Mateo ha preso un colpo al mignolo del piede, accusa ancora qualche problema, ma si è allenato e credo che sarà disponibile per domani”.

Sarà dura tenere fuori Osvaldo domani sera, considerando cosa può rappresentare questa partita. “Non deve tenere al match in quanto ex, perché questa è una partita che tutti vorrebbero giocare. Come Icardi e Palacio. Tutti vogliono giocare una sfida di questo genere”.

Secondo lei perché Palacio fatica a segnare? “Può capitare, contro il Milan ha fatto benissimo e sono convinto che arriverà il momento che andrà in gol con continuità”.

Può spiegarci gli esperimenti della gara contro il Dnipro? “I giocatori offensivi devono essere in grado di giocare ovunque. Ci sono attaccanti nella storia che sono diventati grandi esterni offensivi, mentre Dodò potrebbe essere impiegato proprio anche davanti. Abbiamo tempo”.

Ha visto Camara? “Non ancora, ma mi hanno detto che è molto bravo”.

Quante possibilità ha la Roma per vincere lo scudetto? “Molte, il campionato è lungo. Hanno basi importanti e hanno preso ottimi giocatori, anche giovani”.

Che ricordi porta questa sfida per lei? “Mi dite così perché ho 50 anni! Ho vissuto a Roma, ho giocato con la Lazio e ho giocato tanti derby. Sono stati antagonisti per me, ma non ho mai nutrito sentimenti particolari nei loro confronti. Sono sempre stati grandissimi match”.

La sorprende ritrovare Totti? E’ mai stato vicino ad allenarlo? “Non mi sorprende, lui è un fuoriclasse. Ma non ho mai avuto la possibilità di allenarlo”.

Totti lo colloca tra i migliori di sempre? “Sicuramente, non c’è dubbio. Ha vinto meno, ma la sua storia è un po’ come la mia: ha sposato una causa per tanti anni, ma resta una soddisfazione anche questa. Un’intera città lo ama”.

Quali sono i problemi di Juan Jesus e Ranocchia? “Ci vuole tempo per trovare il giusto meccanismo, ma sono convinto che troveranno l’intesa perfetta. Ma non è fondamentale l’aspetto dell’assetto difensivo”.

Handanovic è il miglior portiere del mondo? “Sono tanti quelli bravi, certamente lui è uno tra quelli di altissimo livello. Sicuramente è uno dei top, forse il migliore d’Italia”.

Avere solo tre attaccanti è un problema? “No, sapevo che avremmo dovuto lavorare. Ne ho tre, ma ci sono anche Bonazzoli e Kovacic”.

Pjanic ha detto che ci sono anche Napoli e Inter per lo scudetto. Cosa pensa? “Adesso non dobbiamo guardare la classifica, è una corsa ‘a tappe’ molto lunga e le cose possono cambiare sempre. Il campionato è molto lungo, Roma e Napoli potrebbero vincere”.

Dobbiamo aspettarci qualche sorpresa di formazione? “Kovacic ha qualità tecniche importanti, è giovane e può giocare ovunque: può fare la mezzala, l’esterno e il trequartista. Non deve fare un solo ruolo, avevo Silva al City ed è diventato il miglior esterno d’attacco della Premier. Mateo deve ricoprire più ruoli”.

Che risposte si attende domani? “Voglio vedere delle cose buone, è una classica del calcio italiano e questo conta. La Roma è davanti, ma noi dobbiamo avere la mentalità giusta. Dobbiamo giocare da squadra vera, deve essere una gara stimolante per noi”.

Come sta Nagatomo? “Non credo servirà l’operazione,per settimana prossima potrebbe essere già disponibile”.

Senza ali offensive dovrà cambiare modulo? “Con molte partite ci sono giocatori che devono essere adattati, e qualcuno deve essere impiegato in ruoli diversi. Il modulo non è mai decisivo”.

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