5 Dicembre 2014

Thohir: “Riportiamo la Serie A al top. Stadio? Aspettiamo la decisione del Milan, poi lavoreremo su S.Siro”

Bella intervista quella uscita questa mattina concessa da Erick Thohir ai microfoni di ESPN Deportes, nella trasmissione “Fuera de Juego“, dove si sono trattati temi importanti in ambito calcistico ed in particolare nel calcio italiano, che sta attraversando un periodo buio a livello internazionale. Thohir, da buon imprenditore qual è, ha iniziato a parlare di calcio paragonandolo alle aziende migliori: “Quando sei al top come numero uno – parlo di campionati, aziende, anche noi stessi come esseri umani – ti senti molto comodo e perdi competitività. Se guardate la Serie A degli anni passati aveva i migliori club del mondo, questi potevano spendere per i migliori giocatori che si univano così al campionato. Ma allo stesso tempo la base del club non era solida, non era forte“. Poi si dedica alla questione stadio, che in Italia sta prendendo una certa quota a livello di importanza, vedi gli esempi di Juventus e Roma che sta ultimando il progetto per poi iniziare la costruzione: “La Juventus ha già il suo stadio, la Roma ne sta costruendo uno suo, noi e il Milan dobbiamo prendere una decisione. Ma c’è una realtà che dobbiamo affrontare: abbiamo San Siro, che ha una grande storia ma si trova al centro della città, quindi voglio capire se rinnoveremo il nostro stadio o ne faremo uno nuovo. Se il Milan decide di cambiare, allora noi ovviamente resteremo a San Siro“. Thohir ha a cuore l’argomento stadio, per questo ci si sofferma parlando anche a livello nazionale riguardo la sicurezza negli impianti per tutti i tifosi: “La situazione è che in questo momento dobbiamo migliorare insieme, non solo noi come Inter, ma tutti i club, l’intero campionato. Con l’arrivo della globalizzazione dobbiamo cambiare mentalità e visione. Dobbiamo tornare a competere, tante cose devono cambiare, ma la cosa più importante è che gli appassionati della Serie A tornino ad avere fiducia, perché non sono soltanto in Italia, ma si trovano in tutto il mondo. Guardi le partite in tv e la metà dei posti sono vuoti. Non va bene. Molti stadi negli altri paesi hanno il wi-fi – prosegue Thohir, evidentemente volenteroso di cambiare questa situazione – , sono digitali e la gente può connettersi. Ci sono posti migliori, ‘settori familiari’, aree di sicurezza se succede qualcosa, perché i tifosi sono tifosi. Ci sono i tifosi più fanatici ma anche i tifosi che vanno a vedere la partita con la famiglia e che vogliono divertirsi. Noi dobbiamo proteggere l’interesse di tutti“.

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