Bolingbroke: “Mancini, ti daremo una rosa da Champions. Stadio? San Siro la priorità”
Champions? Perché no?”. L’Europa che conta, un grande sogno, una possibilità viva. L’unica minima incertezza del CEO nerazzurro Michael Bolingbroke che si presenta sicuro ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e racconta la nuova Inter di Erick Thohir, i piani futuri e le strategie per il rilancio della formazione nerazzurra. Sognando e sperando in un ritorno immediato in Champions League. “A Manchester ho vissuto un periodo fantastico della mia vita, ma ormai era arrivato il momento di cambiare aria. Perché ho scelto di venire in Italia? E’ una prospettiva interessante. L’Inter è un club di Champions League perché anche se non ci gioca da alcuni il suo brand resta intatto. E quello che voglio è questo club torni in pianta stabile in Champions. Non per un solo anno, ma per tanti – esordisce Bolingbroke – San Siro è uno stadio da migliorare, ma è unico ed ha delle potenzialità immense. Uno stadio fantastico e stiamo decidendo cosa fare. Saremmo felici di restare, è la nostra prima opzione. Il vantaggio della condivisione con il Milan sta solo nella divisione dei costi. L’Inter ha incassato 19 milioni l’anno scorso dallo stadio, lo United 135. Una bella differenza. Non capisco perché non si riesca a riempire uno stadio da 80 mila posti con oltre 2,6 milioni di tifosi. L’obiettivo è riempire lo stadio, non solo nel derby ma anche in partite normali. Attualmente abbiamo in media 30 mila spettatori e vogliamo arrivare a quota 50 mila. E non aumenteremo i prezzi dei biglietti. Ma vanno migliorati servizi, trasporti e sicurezza”. Bolingbroke, poi, prosegue: “L’Inter ha vinto il Triplete solo quattro anni fa, quella deve essere la sua dimensione. Se questa Inter è da Champions? Perché no? Abbiamo due vie: vincere l’Europa League o arrivare terzi. Ripeto: perché no? Mancini è un vincente, non solo per quello che ha fatto all’Inter. Al City ha cambiato la mentalità della squadra portandola da metà classifica al titolo. Il piano quinquennale presentato all’Uefa? Non mi risulta che non sia piaciuto all’Uefa, è una cosa nuova per me. Abbiamo mostrato come far crescere i ricavi mantenendo sotto controllo i costi. Non è semplice, lo sappiamo, ma è ciò che chiede l’Uefa”. La chiosa è sulle strategie di calciomercato: “Se ci saranno opportunità di sicuro le coglieremo. Tutto, comunque, dipende da ciò che vuole fare l’allenatore: tutto parte da lui, dalle sue necessità. Dobbiamo rispettare i parametri del Fair Play Finanziario, ma la priorità è dare alla squadra ed all’allenatore quel che serve per tornare in Champions. Se Mancini chiederà rinforzi troveremo il modo per accontentarlo. Ma sempre dentro i parametri del FPF. I tifosi devono capire che ormai non si può più spendere senza limiti. I proprietari non possono più iniettare soldi nel club continuamente. L’unico è aumentare i ricavi”. LEGGI ANCHE: UN OBIETTIVO DELL’INTER SI TOGLIE DAL MERCATO LEGGI ANCHE: UN EX NERAZZURRO HA DETTO ‘Sì’ ALLA JUVENTUS
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