Mazzarri: “Mi è piaciuto tutto. Guarin voglio che si consacri un grande giocatore”
Al termine della vittoria contro la Juventus, mister Mazzarri ha analizzato la partita ai microfoni di Inter Channel. Queste le parole del tecnico come riportate da inter.it: “Crescita? Dico la verità, è stato un bel salto. La sconfitta con il Valencia è stata un’esperienza certamente non bella però c’erano dei motivi per quella prestazione. Li ho già ampiamente spiegati. Per assurdo ci è servito prendere quella scoppola. Tutto positivo, al di là del risultato, anche quando abbiamo perso non mi è interessato più di tanto. La squadra ha assimilato molto. In questa fase della stagione bisogna stare con i piedi per terra. I ragazzi devono guardare gli errori che hanno fatto e trarne indicazioni per migliorare. Oggi ho visto la squadra che voglio io, oggi ho iniziato a vederla. Era solo questione di tempo, sapevo che questi ragazzi avevano lavorato tanto. Adesso vogliamo crescere“. Mazzarri ha poi continuato: “Sono molto contento del gruppo che ho trovato. Un gruppo unito che si è calato subito nella mentalità del lavoro e del sacrificio. Le amichevoli che si fanno ad agosto hanno lo scopo di far assimilare al gruppo le idee dell’allenatore. In questo senso sono molto soddisfatto di tutto, anche di più di quello che pensavo di essere in questa fase iniziale. Che cosa mi è piaciuto di più della partita di questa sera? Dopo le due sconfitte, al di là del fatto che hanno matrici diverse, c’era bisogno di una prova convincente. Mi è piaciuto tutto della squadra: la fase difensiva, ma anche il possesso palla e le ripartenze. La squadra inizia ad acquisire la mia organizzazione di gioco e sono contento di notare che in questo breve tempo i ragazzi hanno già capito quello che voglio. Guarin? Per le qualità che ha, voglio che si consacri un grande giocatore. Deve solo dare continuità alle sue giocate. E su questo stiamo lavorando. Credo che lui sia uno di quei giocatori che ha ancora grandi margini di crescita“. Mazzarri ha poi voluto evitare ogni polemica con Antonio Conte: “Non mi risulta abbia fatto il mio nome. Se non è stato fatto il mio nome, non parlo di nulla. Ripeto, non ha mai citato il mio nome. Sono chiamato in causa quando viene fatto il mio nome, non rispondo ad illazioni. Io agisco in modo tranquillo e pulito, quindi non ho la coda di paglia e se non fanno il mio nome non vedo perchè dovrei sentirmi tirato in causa. Come ho visto la Juventus? Non voglio parlare di squadre che non siano la mia. Non sono a conoscenza delle cose della Juventus. Lavoro per l’Inter e parlo solo di Inter“. Ultima battuta sul futuro della società: “Fino a che il presidente non mi dirà qualsosa non ci penso. Non è un peso dal punto di vista psicologico. Noi pensiamo solo a lavorare“.