Mourinho, l’inguaribile romantico: “Il mio successo più bello? La Champions con l’Inter!”
Ha sempre detto che nel suo cuore ci saranno sempre e solo due squadre: il Chelsea, squadra di cui è da poco tornato al timone, e l’Inter, la squadra che nel 2010 ha riportato sul tetto d’Europa dopo una stagione quasi eroica. Josè Mourinho, anche da Oltremanica, non dimentica il popolo nerazzurro e tramite un’intervista rilasciata alle pagine del The Sun ribadisce ancora una volta quello che per lui è stato il successo più bello e importante della sua carriera da allenatore:
“Sicuramente vincere la Champions League con l’Inter è stato il mio più grande successo, perché c’era un gruppo di persone molto speciali che avevano un sogno e non riuscivano a realizzarlo. Questo nonostante gli investimenti incredibili che aveva fatto Moratti per diverse stagioni. C’erano giocatori che avevano dato tutto per l’Inter e alcuni di loro avevano 38, 37 o 36 anni, quindi per loro era come dire ” Ora o mai più”. E quando ho visto quello che significava per loro e per gli interisti mi sono sentito completamente realizzato, perché avevo dato loro una spinta per arrivare a quel momento, quindi il piacere è stato immenso”.
Nel cassetto dei ricordi nerazzurri vi è anche un simpatico retroscena che emerge analizzando la gloriosa stagione del Triplete:
“Eravamo in lotta con la Roma per lo scudetto e a Firenze perdevamo. Riusciamo a segnare due gol e rimettiamo in piedi la partita. Pareggiamo ed eravamo felici perché eravamo rimasti davanti, i miei giocatori stavano festeggiando quando la Roma segna al 93′ e ci sorpassa di due punti. Dovevo prendere a calci qualcosa, allora ho visto una borsa, ma il pavimento era bagnato. Quindi quando sono andato a scalciarla sono caduto e mi sono quasi ammazzato. Nessuno però si è messo a ridere o ha proferito parola, rimasero tutti in silenzio, perché eravamo tutti inerti. Quando poi abbiamo battuto la Roma nella finale di Coppa Italia i giocatori nello spogliatoio imitavano tutti quello che avevo fatto: “Oooops!!”. Lo facevano tutti, proprio tutti! Un momento fantastico!”.