E se la ciliegina sulla torta del mercato fosse proprio Maicon?
In queste ore si susseguono frenetiche le voci sul possibile acquisto di un giocatore che faccia rifiatare Milito durante il corso della stagione, mercato nerazzurro dunque che non sembra essere chiuso, anche perchè il capitolo cessioni è ancora piuttosto caldo, due i nomi principali in ballo: Julio Cesar e Maicon, altri due i nomi meno caldi in uscita dall’Inter, Longo e Juan Jesus e alcune possibili novità dell’ultimo momento come Jonathan e Alvarez.
Cominciando dall’ormai ex portiere nerazzurro, si attende in queste ore l’ufficialità della rescissione del contratto in quanto il basiliano è ormai d’accordo su tutto con il QPR. Più complesso il discorso Maicon per il quale c’è solo un’offerta del City, peraltro di 4 mln di euro, circa la metà di quanto chiede l’Inter per liberare il giocatore. Il colosso ha sempre manifestato, anche se non espressamente, la volontà di tornare a giocare con Mourinho, ma il Real non sembra disposto ad offrire gli 8 mln richiesti dall’Inter, soprattutto dopo la folle spesa per Modric. L’Inter, dal canto suo, non vuole svendere il giocatore e sa che, male che vada si ritroverà con uno dei più forti terzini del mondo, che, se in forma e ancora convinto del progetto Inter potrebbe essere la vera e propria ciliegina sulla torta di questo mercato nerazzurro.
Per Longo, è praticamente fatta per il prestito secco all’Espanyol, squadra che, appena l’anno scorso, ha “ospitato” Coutinho, permettendo una maturazione del brasiliano decisamente positiva. Su Juan Jesus il discorso è differente, il giocatore vorrebbe giocarsi le sue chances all’Inter, soprattutto dopo una convincente Olimpiade, ma la società semba indirizzata a cederlo in prestito, forse al Bologna o al Chievo, nell’affare Andreolli.
Infine le due novità dell’ultimo momento potrebbero essere le cessioni di Jonathan, corteggiatissimo dal Napoli, il cui futuro dipende però necessariamente da Maicon e dalla sua permanenza in nerazzurro e Alvarez, che, specie se arriverà una punta o un giocatore offensivo, si ritroverebbe ancor più ai margini di una squadra già piena di giocatori di talento lì davanti.