11 Dicembre 2013

FOCUS – Prima di guardare avanti meglio dare un’occhiata dietro…

di Claudio Colombrita

La butti dentro con regolarità, hai il migliore attacco ma si parla di emergenza in avanti, hai una difesa che fa acqua da tutte le parti, che nelle prime partite si era dimostrata più solida che mai e che ormai buca puntualmente l’appuntamento con l’attenzione e dicono poco o nulla, la difesa va bene così, il mercato è delle punte. La legge del calciomercato, le voci e i titoloni dei giornali, perchè fa più notizia il nome di una prima punta, Osvaldo, o di un top player come Lavezzi, eppure in attacco l’Inter ha investito tanto e in prospettiva, appena quest’estate: cifre importanti per Icardi e Belfodil, giovani e potenziali talenti, ai margini del progetto, in questo momento, per vicende diverse. Maurito non è dispiaciuto affatto ai tifosi nerazzurri, è subentrato spesso a partita in corso e ha timbrato il cartellino con puntualità nei pochi minuti a disposizione, gol importanti contro Cagliari e soprattutto Juve, fiuto del gol assolutamente confermato e stacco di testa micidiale, una prima punta completa che però è caduta nel tunnel degli infortuni e del gossip, sfruttando la pausa obbligata per curare le proprie vicende di cuore…pubblicamente. Rimproverato pubblicamente da Zanetti e dai senatori nerazzurri, richiamato all’ordine da Mazzarri, è tornato ad allenarsi col gruppo e potrebbe andare in panchina già a Napoli, ha tutto da dimostrare ancora, basta buttarla dentro per zittire tutti e a quel punto della sua vita privata, ai tifosi nerazzurri, importerà ben poco.

Belfodil ha avuto un cammino diverso, poco spazio, meno di quello di Icardi, un amore mai sbocciato con Mazzarri, qualche buona cosa e alcune sciocchezze come l’espulsione contro il Verona a partita terminata, una scarsa incisività a fronte di un investimento importante: tutte le strade portano ad una separazione imminente, probabilmente in prestito per cercare di recuperare il valore investito. Tra questi due giovanotti di belle speranze ritorna una “vecchia volpe” come Diego Milito, anche lui di nuovo in gruppo, anche lui dato a gennaio come partente, solo che a fare la differenza sono un centinaio di gol in più. Palacio sta facendo di tutto e di più, segnano un poco tutti e con una prima punta accanto a lui si può ulteriormente incrementare il bottino.

Il discorso degli equilibri, della punta unica, vanno a farsi benedire se pensiamo che anche con una punta l’Inter subisce gol che è un piacere: l’ultima partita contro il Parma ha avuto del clamoroso se pensiamo che ogni azione degli emiliani si concludeva con un gol o un tiro pericoloso. Si parla di acquistare una prima punta e…si dimentica totalmente la difesa, con un Ranocchia in caduta libera, un Juan Jesus in difficoltà e un Campagnaro che dopo l’infortunio e la Nazionale non appare più quella roccia e guida per il reparto che aveva dimostrato di essere ad inizio campionato. E poi c’è Samuel, risorsa preziosa ma da centellinare al massimo per i continui guai fisici, Andreolli che viene visto solo come riserva e la sorpresa Rolando che, arrivato in punta di piedi, meriterebbe più spazio.

Difesa e attacco e…il centrocampo’Se subisci 3 gol contro il Parma e ne rischi altri 6, di certo non è esente da colpa, i centrocampisti del Parma andavano al doppio della velocità, Cambiasso sembra in riserva dopo un ottimo inizio e in generale tutta la squadra corre meno, pur essendo impegnata in una sola competizione. Infine gli infortuni, forse una novità per Mazzarri che, a Napoli, ha sempre avuto una squadra in salute e straripante dal punto di vista fisico, come mai quando si arriva alla Pinetina ciascuno staff perde le sue caratteristiche principali? Iella o c’è qualcosa?

Prima punta e terzino sinistro, queste le priorità nerazzurre secondo tutti i giornali ma prima di guardare avanti bisognerebbe guardare con più attenzione dietro, una cosa però è certa, che Thohir si rassegni: a gennaio, se si vuole ambire al terzo posto, bisogna investire… e tanto.