Pagelle, Chievo-Inter 0-2: Cassano illumina, Handanovic abbassa la saracinesca
di Claudio Colombrita HANDANOVIC: 7 – Bravo e attento con due buoni interventi, plastica la sua parata sulla punizione di Rigoni, nulla può su quella di Cruzado ma il palo lo salva. Fa sembrare facili anche le parate più difficili.
SAMUEL: 6 – E’ la sorpresa della formazione iniziale nerazzurra, prende il posto di Chivu e parte un pò contratto e insicuro, alla distanza arrivano i segnali da “Vecchio Muro”, tanta sostanza e pochi fronzoli, troppo importante il suo recupero in ottica difesa a tre perchè lui conosce bene i movimenti e può guidare il reparto.
RANOCCHIA: 6,5 – Ancora una buona prova per il gigante nerazzurro sempre puntuale in chiusura, deciso e a suo agio anche nella difesa a tre, se mantiene questa continuità può essere la vera arma in più di questa Inter.
JUAN: 6,5 – Poche partite con la maglia nerazzurra ma già la sicurezza di un veterano, sembra essersi subito calato appieno nella realtà interista, ma di più stupisce la sua calma nell’affrontare anche le situazioni più delicate
CAMBIASSO: 6 – Primo tempo da assente, secondo tempo decisamente più di presenza, guida di un centrocampo più ordinato.
MUDINGAYI (dal 83′): sv
GUARIN: 5,5 – Un tiro verso la porta di Sorrentino e poco altro, da uno come lui ci si aspetta un segno più tangibile ma oggi come contro il Siena il suo apporto è minimo.
NAGATOMO: 6 – Assistman in occasione del primo gol, poi la solita corsa avanti e indietro, potrebbe pungere di più con la sua velocità ma spesso desiste e preferisce fare il compitino.
GARGANO (dal 67′): 6,5 – Impatto al di là di ogni rosea aspettativa per il “piccolo” centrocampista, grande invece è la sua prestazione, perchè è protagonista dell’assist per il gol di Cassano, è poco lucido, però, a tu per tu con Sorrentino.
PEREIRA: 6,5 – Il gol pesa come un macigno ai fini del risultato, al posto giusto nel momento giusto, la sua prestazione però è timida e ordinaria, arrivano pochi affondi sulla fascia, sia dalla sua parte che da quella di Nagatomo.
ZANETTI: 6,5 – Solite esaltanti cavalcate sulla fascia, diquelle che mozzano il fiato a grandi e piccini, in passata come ora, sono passati 20 anni ma il Capitano corre sempre alla stessa velocità come un miracolo della natura, attento in copertura.
SNEIJDER: 6 – Troppo poco per giudicare l’olandese, che alterna cose buone a cose meno buone.
CASSANO (dal 26′) : 7,5 – Ha il destino dalla sua parte, anche nel giorno in cui viene lasciato in panchina, la sua buona stella gli da una mano e lui ripaga alla grande la dea bendata. La sua entrata coincide con un cambio di registro, la palla “intercettata” da lui si trasforma sempre in qualcosa di geniale e risolutivo, il suo gol, ancora una volta, è decisivo per chiudere la partita. Sempre più indispensabile, come si può fare a meno di questo Cassano?
MILITO: 5,5 – Primo tempo da solo e depresso, non compie i soliti movimenti illuminanti e sogna un pallone giocabile. Nel secondo tempo viene anticipato da Cassano nel secondo gol, in genere appare poco incisivo.
STRAMACCIONI: 6 – Primo tempo non da squadra di calcio, con ritmi da “team pensionati”, la dea bendata spedisce Cassano in campo facendo capire ancora una volta di più che non si può fare a meno di questo FantAntonio. Difesa a tre da serrare, ma di certo a Strama non manca il coraggio di sperimentare e osare.