A Bologna per (rin)correre
Solidità difensiva: porta questo nome la nuova tendenza a colori nerazzurri degli ultimi sei impegni ufficiali della squadra di Stramaccioni. Ed è questo il principale fattore che sta permettendo a Zanetti e compagni di rimanere a bordo di un treno in fuga, rigorosamente a tinte bianconere, in attesa del big match di sabato prossimo dello ‘Juventus Stadium‘. Prima però, due gare fondamentali per far sì che quei 90’ non costituiscano già un dentro/fuori all’undicesima giornata. La prima si gioca fra un’ora a Bologna, contro una squadra in cerca di punti necessari a mettere distanza con le dirette concorrenti per la salvezza in una classifica molto corta e livellata soprattutto verso il basso; la seconda mercoledì a San Siro contro la matricola Sampdoria.
COSI’ IL BOLOGNA – I padroni di casa vengono da due sconfitte consecutive rimediate a Firenze e a Cagliari e per tornare a far punti mister Pioli si affiderà ad un 4-3-1-2 che sfrutterà molto la dinamicità di Diamanti. In difesa Antonsson e Cherubin giocheranno centrali, con Garics e Morleo esterni; a centrocampo sicuri del posto Taider e Pulzetti, mentre Guarente e Pazienza si giocano l’ultima maglia libera in mediana. Come già detto, poi, Diamanti dovrebbe arretrare andando alle spalle di Gilardino e Gabbiadini.
COSI’ L’INTER – Al ‘Dall’Ara‘ Stramaccioni schiererà la sua formazione-tipo: torna a disposizione Nagatomo sulla sinistra, con Palacio confermato in avanti. A difendere la porta di Handanovic ci penseranno i soliti Ranocchia, Samuel e Juan Jesus; a centrocampo poi Gargano e Cambiasso giostreranno in interdizione, con il giapponese sopracitato e Zanetti sulle ali, rispettivamente a sinistra e destra; in avanti confermato il trio che bene ha fatto domenica scorsa col Catania, ovvero quello composto da Cassano, Palacio e il Prinicipe Milito.
CORSA E SACRIFICIO – Nel calcio moderno vince chi corre: se Bologna-Inter non è una partita dal grande calibro, è comunque una gara che vedrà opposta una squadra operaia e coraggiosa a un’altra che cerca di imporre il proprio gioco grazie alla classe dei suoi attaccanti. Ma a volte è necessario modulare il proprio essere in relazione a chi si ha di fronte, e in questo senso oggi sarà obbligatorio mettere in mostra corsa e dinamismo per contrastare l’azione di un centrocampo pieno di muscoli: la squadra che dimostrerà di essere più disposta al sacrificio avrà la meglio. Appuntamento al ‘Dall’Ara‘ alle 15.00!