Stramaccioni: “Non farò calcoli per Torino”
Dopo la preziosa vittoria di Bologna, l’Inter sarà impegnata nel turno infrasettimanale a San Siro con la Sampdoria. Oggi è già giorno di vigilia, così alla ‘Pinetina‘ si è tenuta la conferenza stampa del tecnico nerazzurro: si è parlato di tutto, dalla tattica al momento di alcuni singoli, passando per i prossimi impegni con i blucerchiati e la Juve.
Ecco alcune dichiarazioni di Stramaccioni sulla prossima gara, riportate da fcinternews: “La Samp è partita bene, poi ha rallentato più come risultati che come prestazioni. Li ho seguiti e non hanno sempre demeritato, spesso sono usciti dal campo senza punti quando non lo meritavano. Dunque, non facciamoci ingannare e vorranno prendere punti a San Siro. Sarà una partita difficile, hanno caratteristiche specialmente in attacco per farci male“.
Interpellato sulla possibilità di tornare alla difesa a quattro, il tecnico afferma: “Quando una difesa ha tre centrali affronta una difesa con due attaccanti larghi, per me o si scivola con i due esterni oppure un difensore dei tre centrali è deputato ad uscire sull’esterno. Noi abbiamo scelto sempre questa seconda soluzione per avere la libertà più mentale che tattica di lasciare gli esterni liberi di spingere. Quindi, uno dei tre centrali è deputato a scivolare da quarto. Un’interpretazione come col Catania, dove Juan ha praticamente giocato terzino sinistro. Da quando giochiamo a tre, abbiamo preso gol da Romulo – con la difesa messa bene e lui bravo a inserirsi – mentre col Catania abbiamo subìto la più grande palla gol contro con un inserimento di Almiron. Quindi, sul radar dei centrocampisti. Ero arrabbiato per il gol preso col Bologna perché era un errore collettivo, ma nessuna colpa ai difensori in queste gare. Domani affrontiamo una Samp abile a gestire gli esterni e ad allargare una difesa a tre. Lo abbiamo visto anche col Napoli, capace di fare un gran risultato vincendo a Genova. Dovremo interpretare bene l’avversaria“.
Si è passato poi a parlare dei singoli, Cassano e Ranocchia: “Antonio dopo la partita di Bologna non stava benissimo, ma sono fastidi che vanno via rapidamente e ora – toccando ferro – sta bene. Per Ranocchia invece nessun dubbio di natura tecnica, dovrò scegliere perché è diffidato come Guarin. Ma io vedo solo Inter-Samp e sceglierò la squadra migliore, non farò calcoli per Torino“. Su Guarin: “L’ho già detto e sono convinto che lui sarà in prospettiva il centrocampista con più margini di miglioramento. Io ci ho puntato come tutta la società. Non ho tanta esperienza, ma ne ho abbastanza per sapere che nell’arco della stagione non si può essere sempre al top. Ci può stare che Fredy non abbia prodotto prestazioni alla Guarin, ma non è mai andato al di sotto della sufficienza. Non si può essere sempre decisivi, specialmente un centrocampista“. Quindi una piccola parentesi su Sneijder: “Mi auguro che dopo la Juventus possa cominciare la sua fase di rientro in campo, poi si vedrà quando il dottore reputerà giusto farlo rientrare“.
Quindi una domanda sul momento d’oro dei nerazzurri, ed ecco, pronta, la risposta dell’allenatore: “Onestamente, noi quando entriamo in campo – specialmente a San Siro – proviamo sempre a dare il massimo dall’inizio. A volte riesce, a volte meno. Sicuramente la mentalità si costruisce col tempo. Non possono bastare quattro o cinque risultati utili. Perché ricapiterà che non vinceremo e lì dovremo gestire bene. Il campionato è equilibrato, si vede dal fondo della classifica dove basta una vittoria per tornare a metà classifica. So che torneremo a pareggiare, spero il più tardi possibile, ma serve la tranquillità per crescere“.
Non poteva mancare, poi, la domanda sul big-match di di sabato sera allo ‘Juventus Stadium’. “Noi siamo la squadra italiana che ha giocato di più, quindi devo stare attento a tutto. Ogni partita è decisiva, devo battere la Sampdoria per far sì che a Torino sia uno scontro diretto. Per questo, penso serenamente alla Sampdoria con una partita che sarà dura“. E sui fatti di Catania: “Io ho una visione diversa, rispetto l’opinione di tutti. Fino a questo episodio sfortunato, l’esperimento dei giudici di porta era stato decisamente positivo. C’era collaborazione fra gli arbitri di gara. Ma io ho una visione più romantica, il calcio per me è bello anche perché è giudicato dall’occhio vero, dall’uomo. Quello che può suscitare una polemica è che l’errore si ripete con volontarietà, ma finora io questa cosa nel nostro campionato non l’ho ravvisata. Vedo anche sport dove guardano i secondi, si fermano… A me piace pensare che il calcio è giudicato da chi è in campo, lo dico con una visione romantica e non commentando quanto accaduto. A Catania ci sono stati errori, ma sono convinto sia solo un episodio in buona fede“.