Stramaccioni: “Andiamo verso l’Inter-tipo”
Successivamente si torna a parlare di un singolo che sta facendo la differenza: Esteban Cambiasso. L’argentino sta tornando ai livelli eccellenti di 2-3 anni fa e sembra essersi adattato alla grande nel nuovo schema tattico interista. Ecco le parole di Stramaccioni a proposito, sempre riportate da fcinternews: “Esteban sta facendo bene, siamo entrambi contenti. In tanti stanno facendo bene come lui. Fondamentale è far bene come lo è continuare a far bene. Non dobbiamo ‘sederci’, ho la sensazione che la squadra anche mentalmente è sempre presente, anche nei momenti caldi. Dopo il gol subìto a Bologna non ci siamo chiusi ma siamo andati a fare il terzo gol, questo segnale positivo in trasferta mi è piaciuto“.
Si passa a parlare poi degli uomini d’attacco nerazzurri. Alla domanda sul miglior tridentista che può schierare, Stramaccioni risponde: “Con Sneijder e Coutinho fuori, ho Palacio, Cassano e Milito più Alvarez. Sicuramente Livaja va gestito anche se ci stiamo lavorando, probabilmente ancora non lo vedo per una partita dal primo minuto come quella di domani. La nostra indole è diversa da Napoli e Juventus, che difficilmente cambiano la loro struttura, essendo collaudata e con un mercato adatto e perfetto per questa situazione. Noi invece con una struttura base abbiamo la possibilità di alternare o cambiare tre o quattro giocatori, intesi come pedine e non come singoli. Piano piano, andiamo in una direzione che ci fornisca una sorta di Inter-tipo che oggi non c’é. Ho detto prima della partita col Bologna che il nostro trend era stato molto positivo, poter cambiare è un nostro punto di forza“. E aggiunge: “Rodrigo sta facendo molto bene, Milito è fantastico. Poi c’è anche Alvarez, che incide quando lo chiamo in causa. Questo vuol dire che il giocatore c’è, l’Inter è affamata e vuole fare risultato“.
La domanda successiva riguarda proprio Ricky Alvarez: “Non gli manca nulla come potenzialità. Lui ha un pizzico di sfortuna nel non aver capitalizzato determinate occasioni, superando lo scetticismo. Io devo dargli fiducia prima, non dopo che mi fa tre gol. Io su Ricardo punto, come ho fatto per Philippe. Alvarez probabilmente ha bisogno di una giocata, di un gol. I talentuosi vanno di pari passo tra cuore, testa e prestazioni. Se sei più sicuro tendi a fare tutto più facilmente. In Alvarez crediamo tutti, anche la società, manca solo l’episodio per farsi amare di più dal pubblico che il vero Ricardo, quello degli allenamenti, non l’ha mai visto“.
Quindi si tocca il tema della granitica difesa nerazzurra e delle eventuali assenze di domani: “Dovrò decidere io se rischiare Ranocchia o meno, e mi porterò questa scelta nel letto. Per quanto riguarda Juan Jesus, la sua assenza conterà e potrei cambiare l’assetto difensivo. Ma non voglio dire come giocheremo domani: la Samp ti costringe ad adattarsi, devi andare a prendere gli esterni“.
Stramaccioni ha poi parlato di basso profilo: “Quando parlo di profilo basso, non parlo degli interisti. I tifosi devono avere il profilo che vogliono, vederli a Bologna è stato bello. Io parlo di me e dei miei calciatori, qualcuno prima della partita col Bologna mi diceva che temeva un briciolo di rilassatezza ma ero convinto che non ci fosse alcun problema. Gli allenamenti, il campo e il rapporto coi miei ragazzi mi danno ottimi feedback. Non ho mai visto una carenza di voglia di fare o di grinta. In questo sono convinto che noi teniamo un profilo basso, avendo anche giocatori abituati a certi momenti di ben altra esaltazione. Domani sarà un’altra partita difficilissima“.
Infine l’ultima domanda: c’è più curiosità o pressione? Ecco le parole del mister: “Non pensavamo di essere così avanti in così breve tempo. Ma è ancora troppo presto, adesso, per qualsiasi valutazione“.