31 Ottobre 2012

Inter-Sampdoria, i precedenti: tra rimonte e manette…

 

di Loris Dattoli.

Questa sera il Meazza offre un incrocio storicamente mai banale: rabbia, gioia, colpi di scena e tante tante emozioni hanno  fatto da sfondo alla sfida tra Inter e Sampdoria nel corso degli anni. E stasera di certo il copione non cambierà, ne siamo certi.

A SAN SIRO – Sono 55 i precedenti giocati al Meazza tra le due squadre in Serie A. Il bilancio sorride ai nerazzurri che possono vantare ben 33 vittorie; completano il quadro 15 pareggi e 7 vittorie doriane. La nostra panoramica prende il via dal campionato 1997-1998. E’ il 5 aprile: un’  Inter in piena corsa per il titolo affronta la Samp e la batte senza troppi patemi 3-0; protagonisti di giornata Cauet e uno strepitoso Ronaldo che fa impazzire gli avversari e segna il suo diciannovesimo gol stagionale. San Siro applaude con convinzione i propri beniamini al termine del match e crede nel tricolore che, invece, finirà il mese seguente nella bacheca della Juve dopo le roventi polemiche seguite al caso Iuliano-Ronaldo.

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Le due compagini si incontrano nuovamente all’ inizio del torneo successivo. A fine partita però il risultato è lo stesso: i padroni di casa trionfano 3-0 in scioltezza grazie alla doppietta del francese Djorkaeff (freddissimo nella realizzazione dei due rigori concessi) e all’ imperioso stacco di testa di Zamorano.

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Al termine della stagione i genovesi finiscono in cadetteria; sono anni sfortunati per la Doria che riuscirà a tornare in A solo alla fine della stagione 2002-2003 grazie alla coppia Marotta-Novellino. Il 21 settembre 2003 è di nuovo tempo di Inter-Samp: la partita termina 0-0 con gli uomini di Cuper bloccati dalla buona verve degli ospiti. E’ un caso isolato, la sfida tra le due squadre di rado non regala emozioni e il match seguente ne è un lampante esempio. Stagione 2004-2005, la prima di Roberto Mancini da allenatore dell’ Inter; i nerazzurri disputano una discreta stagione finendo terzi dietro Milan e Juve ( il cui titolo verrà revocato in seguito alla bagarre Calciopoli). Il 9 gennaio 2005 è il giorno di Inter-Samp. L’aria è gelida ma la partita si scalda molto presto e prende via via i contorni dello psicodramma: l’ Inter ha il predominio territoriale e bombarda Antonioli che risponde colpo su colpo a Stankovic, Emre e Vieri; la Samp però aspetta sorniona e a fine primo tempo passa in vantaggio con Tonetto. I nerazzurri ci provano anche nella ripresa senza sosta ma finiscono di nuovo infilzati, stavolta all’ 85′, da Kutuzov. Sembra finita, i tifosi cominciano a guadagnare il parcheggio dello stadio. Non sanno che errore stanno commettendo: nel recupero un’ Inter immensa recupera il passivo con Martins e Vieri e vince con una stupenda rete di Recoba. Finisce 3-2 in mezzo a un entusiasmo incontenibile.

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L’ anno seguente – 11 marzo 2006- in campo c’ è invece maggiore equilibrio; le squadre si danno battaglia e si fanno apprezzare per la grinta e i continui ribaltamenti di fronte. A brillare più di tutti però è l’ imperatore Adriano che decide la sfida con un bel gol.

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Il segno X si rivede pochi mesi dopo, a settembre. La Doria gioca una gran partita e passa in vantaggio con un penalty di Flachi; l’impresa sfuma a pochi minuti dalla fine a causa di un’autorete clamorosa che consente ai nerazzurri di pareggiare  e limitare i danni. L’inizio dell’autunno ha spesso fatto da preludio allo scontro tra le due formazioni. Non fa eccezione la gara del settembre 2007, stravinta dai nerazzurri 3-0. Gli uomini di Mancini fanno a fette gli avversari ma l’ uomo copertina è uno solo, un superbo Zlatan Ibrahimovic: lo svedese realizza una doppietta e segna un gol epico, pazzesco, difficile anche solo da immaginare. This is Zlatan…

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Emozioni, rimonte, equilibrio ma non solo; Inter-Sampdoria fa spesso rima anche con tensione e polemiche. Il leitmotiv delle sfide del biennio “mourinhiano” è proprio questo: nel 2009 e nel 2010 San Siro ribolle di un nervosismo vivido e coinvolgente, a tratti teatrale. 25 gennaio 2009: la squadra del mister portoghese è in testa ma in visibile affanno; la sfida contro i genovesi si presenta come una trappola concreta e pericolosa. L’ Inter sembra andare in confusione mentre si fa strada un crescente nervosismo: ne fa le spese Josè Mourinho, espulso dall’arbitro dopo appena mezz’ora. La scossa serve però alla squadra che poco dopo passa in vantaggio con una grandissima azione corale finalizzata da Adriano. Nel secondo tempo i padroni di casa controllano e portano a casa i 3 punti in scioltezza.

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Nel 2010 le cose non cambiano, anzi peggiorano. 20 febbraio: a San Siro più che calcio si vedono tanti calci, con una raffica di espulsioni a fare da corollario. Tagliavento diventa il protagonista assoluto e “decapita” i nerazzurri in 38 minuti mandando negli spogliatoi Samuel e Cordoba. San Siro è una bolgia, è il celebre momento del gesto delle manette mimate dal tecnico di Setubal. Il secondo tempo è un susseguirsi di falli e cartellini, con un’ Inter che riesce addirittura a pungere con Eto’o in mezzo a una tensione surreale. Termina 0-0, ma della partita si parlerà a lungo…

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La nostra panoramica si chiude con un altro pareggio, quello del 24 ottobre 2010: l’ Inter di Benitez va sotto ma recupera in extremis con Eto’o, 1-1 il finale.

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