E’ la notte degli spiriti: l’Inter li esorcizzerà?
di Giorgio Crico
Inter-Sampdoria, in questo freddo ultimo giorno di ottobre, è una partita dal sapore netto, deciso, perché nette e decise sono le ambizioni e le necessità delle due squadre. I padroni di casa sono obbligati a vincere per tramutare la partita di sabato allo ?Juventus Stadium? in un vero scontro diretto; la Sampdoria, invece, si presenterà a Milano per cercare di riprendere un po’ di ossigeno dopo quattro sconfitte consecutive. Questa non invidiabile continuità di risultati negativi ha portato a un deciso passo indietro in classifica per i blucerchiati, che avevano iniziato ottimamente il loro campionato, cogliendo anche qualche risultato notevole per una neo-promossa (su tutti, la vittoria in casa del Milan per 1 a 0).
FALSO TRIDENTE – Per spezzare questa maledizione, Ferrara cercherà di comporre una formazione che possa essere la più competitiva possibile, pur non disponendo dei centrocampisti titolari Maresca e Obiang: vantaggio non da poco per l’Inter, in quanto, in un centrocampo a tre come quello doriano, la chimica e l’intesa tra tutti gli interpreti sono le chiavi fondamentali del funzionamento delle meccaniche di gioco; al loro posto dovrebbero presentarsi sul rettangolo di gioco Munari e Poli, insieme a Tissone. In avanti, di fianco all’inamovibile Maxi Lopez, agiranno Estigarribia ed Eder, dai quali il tecnico ex-Juventus vuole anche uno sfiancante lavoro in fase di copertura, affinché poi possano attaccare gli spazi in ripartenze rapide e letali. In difesa i centrali sarano Gastaldello e Rossini, con Costa e Berardi terzini.
RISCHIO RANOCCHIA – L’Inter dal canto suo si schiererà con l’usuale 3-5-2, che vedrà Handanovic tra i pali, Silvestre, Samuel, Ranocchia a comporre il trio difensivo, Zanetti, Guarìn, Gargano, Cambiasso e Nagatomo a centrocampo e la coppia Milito-Cassano in attacco, col barese libero di svariare lungo tutto il fronte offensivo. Stando alle ultime indiscrezioni, quindi, Cambiasso non dovrebbe godere di un turno di riposo precauzionale in vista della Juventus, ma è ecito immaginare che il ?Cuchu? possa accomodarsi in panchina a partita in corso.
FRASEGGIO E SUPERIORITA’ – È importante notare che con i due esterni blucerchiati incaricati di coprire, il teorico 4-3-3 della Samp dovrebbe finire per diventare anch?esso un 3-5-2 infase di non possesso: la superiorità numerica dell’Inter in mezzo al terreno di gioco, quindi, potrebbe essere più qualitativa che non strettamente quantitativa (i tre centrali di centrocampo genovesi non hanno spiccate doti di playmaking). Schierando infatti cinque centrocampisti puri, il fraseggio ‘palla a terra’ nerazzurro si dovrebbe sviluppare in maniera più fluida di quello avversario. Inoltre, essendo probabilmente Estigarribia ed Eder adattati a fare i centrocampisti, si potrebbe approfittare degli spazi sulle corsie che inevitabilmente si apriranno lungo l’arco dei 90′.
SULLE FASCE – Una dovuta e importante considerazione riguarda il gioco sulle fasce: se Ferrara rinuncerà alla spinta propulsiva di Poulsen e De Silvestri, dotati di spiccate qualità offensive, per confermare effettivamente Costa e Berardi come esterni difensivi, si troverebbe a giocare con una retroguardia composta di tre centrali e un unico terzino di ruolo, ovvero il giovane svizzero. E se da un lato Cassano potrebbe sfruttare la poca esperienza proprio dell’ex-Brescia, dall’altro Costa potrebbe soffrire moltissimo le eventuali scorribande di Zanetti e le sovrapposizioni con Milito, Guarìn o Gargano. Il presupposto sarà comunque attaccare con velocità, sia nelle trame da costruire sia negli spunti personali, giacché il dinamismo non è tra le principali qualità del pacchetto arretrato di Ferrara.
SOLIDITA’ – Ma bisogna ricordare anche che l’Inter degli ultimi impegni si è contraddistinta per la grandissima attenzione in fase difensiva, oltre che per il notevole cinismo in quella offensiva. Il principale pericolo per la retroguardia nerazzurra sarà costituito da Maxi Lopez: il trio difensivo meneghino dovrebbe comunque riuscire a gestire senza particolari apprensioni la fisicità dell’argentino, che molto spesso si troverà isolato in avanti, incaricato di essere l’unico avamposto blucerchiato oltre la linea della palla.
PROSPETTIVE – In conclusione, la Sampdoria rappresenta un avversario da non sottovalutare (e non solo a causa di Maxi Lopez!), soprattutto perché è una compagine affamata, abituata a lottare pallone su pallone e non ha assolutamente niente da perdere. Non bisogna dimenticare che quest?anno i blucerchiati hanno già fatto risultato a San Siro e che, per la legge dei grandi numeri, prima o poi dovranno smettere di perdere. Per quanto riguarda invece quest’Inter sorniona ma costante, la Samp rappresenta un esame di maturità anticipato: se Stramaccioni è riuscito a evitare cali di concentrazione ai suoi, dovuti alla prospettiva di incontrare la Juventus, il risultato è certamente più che alla portata. Basta semplicemente che i nerazzurri non procedano nell’inerzia convinti che segneranno senza troppa fatica, prima o poi: meglio armarsi di umiltà e pazienza e cercare di spingere la palla in fondo al sacco ogni volta che se ne presenta l’occasione. Va bene che siamo ad Halloween, ma chi ha voglia di vedere i fantasmi proprio appena prima di incontrare la Juve?