ACCADDE OGGI – Quasi 100 anni fa un poker alla Juventus di Milano e auguri all’eterno secondo..
Avete letto bene! Quasi 100 anni or sono, nel lontano 16 novembre 1913, l’Inter di Fossati stendeva la Juventus Italia (squadra milanese dai colori sociali verde-bianco-rosso che non ha nulla a che vedere con la Juventus torinese) con un poker targato Cevenini (doppietta) Aebi e Gama. Ai tempi si giocava al Campo Piazza d’Armi, sull’attuale area del Portello dove per 80 anni si è svolta la fiera Campionaria e il match era valido per il campionato di prima categoria, girone lombardo-piemontese. La storia recente invece ci propone due pareggi con lo stesso risultato: 2-2, il primo risale alla stagione 96-87 e vede protagoniste l’Inter di Roy Hodgson e la Fiorentina di uno scatenato Lulù Oliveira che per due volte porta i viola in vantaggio a San Siro ma poi viene rimontato dai gol di Maurizio Ganz e di Paul Ince. Il secondo pareggio invece risale alla stagione 2002-2003 quando l’Inter di Hector Cuper (del quale parleremo fra un istante) strappò allo scadere un pareggio alla Roma: tutto accadde nella ripresa quando Domenico Morfeo siglò la rete del vantaggio nerazzurro ma dopo solo un giro di orologio fu Vincenzo Montella a fissare il punteggio sulla parità, al 73′ minuto il bomber argentino Batistuta segnò la rete del sorpasso ma a due minuti dal fischio finale è il turco Okan Buruk a trovare la marcatura che vale il pareggio.
Il 16 novembre si festeggiano i compleanni di Edmondo Fabbri (attaccante bolognese che all’Inter segnò solo 12 reti in due stagioni) e di due allenatori: l’ungherese Feldmann Gyula (che ha allenato l’Ambrosiana Inter dal 34 al 36) e l’argentino Hector Raul Cuper, indimenticabile coach nerazzurro che ha riportato l’Inter tra le big italiane ed europee, l’Hombre vertical però nella sua carriera non ha mai centrato le grandi vittorie basti pensare alle due finali di Champions consecutive sfumate con il Valencia che gli sono valse il pesante soprannome di eterno secondo.