Materazzi: “Segnare al Milan: che goduria! Mi sentivo un capopopolo. Il Barcellona? Ora sta faticando…”
Matrix parla del derby che sta per arrivare: "Non è una partita come le altre"L‘Inter di Luciano Spalletti si prepara a vivere il primo derby stagionale: una partita che potrà dire molto del cammino nerazzurro, vista anche la vicinanza con altri impegni difficili, come la trasferta al “Camp Nou” della prossima settimana per affrontare il Barcellona.
Un giocatore che queste squadre le ha affrontate con la maglia della Beneamata è Marco Materazzi, che ad InterTV si sofferma in particolare sul derby: “Per me non è come le altre, purtroppo vince il favorito, che in questo momento è il Milan. Noi però siamo sulla strada giusta. La squadra è concentrata, cattiva, anche in Champions abbiamo 6 punti e ce la giocheremo fino all’ultimo. Il derby sarà come una partita di Champions”.
“Ai miei tempi” – continua Matrix – “non c’erano i social: adesso si percepisce il sostegno delle due curve. La nostra tifoseria non ci ha mai fatto mancare il sostegno fino al giorno prima, durante la rifinitura. Un gol nel derby è indescrivibile, come coronare un sogno, ti senti come un capopopolo, giustiziarli e far gol a loro, soprattutto per me che sono stato spesso preso di mira, è stata una goduria. Ho avuto anche questa ciliegina sulla torta che nella mia carriera non sono mancate. Tutti i derby restano nella memoria, belli o brutti li hai vissuti. Anche quello di Champions, che ti ha dato la forza per vincere la Coppa Campioni. Tutte le esperienze, negative o positive, vanno incamerate e trasformate. I derby sono stati per me una bella parentesi”.
Un calendario difficile quello che affronteranno i nerazzurri: “Tutte le prossime partite sono toste ma l’Inter sta dimostrando di esserlo, saranno difficili anche per le altre. Il Barcellona sta faticando in campionato, dovremo essere bravi a capire i loro punti deboli e avere anche un pizzico di fortuna perché al Camp Nou serve. Una squadra deve avere due-tre centrali di spessore, l’Inter ne ha quattro e tocca al mister decidere. Skriniar e De Vrij sono i titolari ma tutti stanno avendo spazio ed è merito dell’allenatore. I miei compagni? Bello rivederli, siamo cresciuti insieme come uomini e quello ci ha spinto a vincere sul campo. I giocatori erano tutti indiscutibili”.
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