Zanetti: “In carriera solo due espulsioni? L’arbitro era dispiaciuto. Non dimentico da dove vengo”
Il vicepresidente nerazzurro si è raccontato negli studi di Verissimo
Martina Napolano
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RAPPORTO CON LA MAMMA – “Credo fosse un rapporto con tanto amore. Quando sono arrivato in Italia loro sono venuti con me e sono stati fondamentali, tutte le volte che tornavo dagli allenamenti, vederli a casa, prendevamo il mate, ed è stato sempre un rapporto bellissimo. E’ sempre stato un rapporto molto stretto, come con mio padre, però poi hanno deciso di tornare in Argentina, a casa loro, io tornavo sempre per Natale o per le partite con la Nazionale, però proprio quella sera lì non ci siamo potuti sentire. Mio padre ha origini friulane, della provincia di Pordenone. E’ lui che mi ha spronato perché io ho avuto un’esperienza negativa: un allenatore dell’Independiente mi disse che non potevo giocare perché ero troppo gracile. E’ stata un batosta, per di più dalla squadre per la quale tifavo“.
PAULA – “Il 19 novembre abbiamo fatto 26 anni di fidanzamento. Io mi allenavo e lei giocava a basket e a fine allenamento andavo a vederla. Ci siamo conosciuti per caso grazie ad un amico in comune. Lo striscione Paula te amo? Glielo misi sotto casa, i miei amici mi aiutarono, una sera molto tardi l’abbiamo messo a posto e al amttino quando è andata a scuola, l’ha visto, però a lei non piacevano queste cose perché si vergognava. Era contenta però mi chiese di toglierlo subito, ora ce l’ho a casa lo striscione. Ora è nel mio museo, conservo tutto. Tutta la nostra storia è in un museo a casa nostra. Ci siamo sposati dopo 7 anni di fidanzamento: conoscendola, non ho fatto nulla di speciale, con la semplicità sono andato sul sicuro. Il giorno delle nozze? E’ stata una notte indimenticabile, c’erano tutti, famiglia e amici, ed è durata fino all’alba“.
CAPELLI – “Non uso nulla, solo acqua e phon. Mio padre mi diceva: “Se hai capelli a posto e scarpe lucide, quella è la tua personalità”. I miei bambini invece vogliono la cresta o tagli particolari. Cresceranno e capiranno“.
FAMIGLIA – “Tommy è un fanatico del calcio, giochiamo a casa tutte le sere. Nacho è l’intellettuale della famiglia, gli piace leggere. Sol è una principessa: le piace cantare, ballare. Paula è fotografa. Io, invece, vicepresidente. Diciamo che stiamo messi bene“.
TOMMY – “Futuro nel calcio? Non mi preoccupa il fatto che possa avere un cognome ‘pesante’ L’importante è che possa crescere con valori giusti, e sta a me e Paula educarlo in questa maniera”.
ORIGINI – “Io non dimentico da dove vengo, a volte ci accompagnano alla Fondazione Pupi in Argentina così capiscono che non tutto è dovuto. Bisogna tornare sempre alle radici perché sono i valori che caratterizzano una persona“.
ESPULSIONE – “Espulso solo 2 volte in 25 anni? C’è stata anche un episodio simpatico perché l’arbitro mi disse che era stato il primo a dovermi espellere e sembrava dispiaciuto. Gli strinsi la mano e lasciai il campo”.
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