Mateo Kovacic: un profilo
Chi è questo ragazzo croato di diciotto anni definito non più tardi di ieri “l’under 20 più forte d’Europa“?
Ormai cos’ha fatto in carriera lo sanno tutti: esordio a 16 anni nel campionato della Croazia con la maglia della Dinamo Zagabria, due scudetti e due coppe in due anni col club della capitale, 12 presenze e una rete (fatta al Lione) in Champions League. Paragonato in patria ad assi celebri del calcio europeo come Luka Modric, Zvonimir Boban o Robert Prosinecki, Kovacic è stato elogiato proprio dall’ex numero 10 del Milan, il quale gli ha augurato di diventare persino più forte di lui.
Il Corriere dello Sport però fornisce anche un’accurata descrizione tecnica del ragazzo: non è un trequartista classico, tutto fantasia, ma un giocatore lineare e schematico, a cui piace impostare il gioco e a cui non dispiace svariare operando giocate geniali, autentici lampi di classe che illuminino la manovra.
Non sembra però nemmeno il regista à la Pirlo, ma piuttosto una mezz’ala in grado anche di aiutare la costruzione di manovre collettive di gioco. Alla Dinamo Zagabria era il primo riferimento per la costruzione di gioco e, sebbene possa giocare anche dietro le punte, è stato impegato spesso come esterno alto nel 4-1-3-2 dei croati. Tuttavia nella maggior parte dei casi Kovacic ha dovuto giocare lontano dalla porta, realizzando comunque una rete e quattro assist.
Lascia la Prva Hn (Serie A croata) forte di 43 presenze e 6 gol in carriera (numeri incomparabili con quelli dei suoi coetanei del Belpaese), è alto 1,79 m e pesa 73 kg. Alla Dinamo portava la maglia numero 8, all’Inter si dice che erediterà la 10 di Wesley Sneijder. Compagno di Marko Livaja nella nazionale under 21 biancorossa, ha firmato un contratto che lo legherà all’Inter fino al 2017.
Che l’Inter abbia davvero il suo nuovo regista? Le premesse ci sono tutte e sono incoraggianti.