MILANO INTERISTA – Parola ai Fan: Teniamo duro !!!
In questo secondo appuntamento con la rubrica Parola ai Fan leggiamo la lettera che ci ha mandato Matteo V. (non è lo stesso Matteo dell’altra), si complimenta con me per la pagina Milano Interista e dice di seguirla sempre. Se volete anche voi vedere le vostre considerazioni pubblicate online mandatemi un e-mail a [email protected], le migliori andranno online. Ecco la lettera di Matteo:
Teniamo Duro: Questo sarebbe un titolo perfetto se adesso come adesso dovessimo scrivere un libro sulla nostra amata Inter. Svaniti i fantastici anni in cui abbiamo dominato l’Italia, l’Europa e il Mondo, ci ritroviamo purtroppo con i piedi per terra. La cosa più brutta è vedere squadre che fino a un anno fa erano 20-30 punti sotto di noi e ora ci stanno davanti in classifica o leggere e sentire critiche ogni qualvolta si apra un giornale o si ascolti un tg sportivo.
Purtroppo questa è la situazione dell’Inter del dopo 22 maggio 2010. Adesso noi stessi porgiamoci una domanda, cosa è cambiato da quel giorno??? Parlare del solo Mourinho, come spesso si fa in questa situazione, è un po’ troppo riduttivo nonostante sia stato proprio lui ad aiutare quella squadra di campioni a raggiungere un sogno inseguito 46 anni. Dopo quel giorno molti di noi se non la maggior parte credevano che con 2 o 3 acquisti ben mirati all’anno quel sogno l’avremo potuto rivivere più di una volta, purtroppo questo non è avvenuto. Non solo c’e stato fino a oggi una successione di ben 4 allenatori (neanche Zamparini e Cellino hanno fatto meglio), ma è arrivato quel fair play finanziario che secondo molti è il vero colpevole del nostro calo.
Certo il FPF non ci ha di certo aiutato ma era una cosa dalla quale non si poteva di certo fuggire. Il nostro presidente aveva buchi nel bilancio che per i futuri standard non erano accettabili e da li il via alla ripianificazione. Sono arrivati possibili campioni del futuro alcuni girati ad altre squadre, altri lasciati ambientare nella primavera e altri buttati nella mischia del nostro campionato: parlo di gente come Coutinho, Castaignos, Alborno, Livaja, Ona, Tassi o giocatori come Alvarez e Jonathan (secondo me gli unici veri errori di questi due anni di mercato, visto ke con il loro prezzo, 12 uno e 5 l’altro, avremmo potuto prendere Inler, 16 milioni) che se per il momento non sono ancora del tutto pronti saranno i protagonisti del nostro futuro. Per il nostro mondo, quello ?italiano?, questo non va bene, ed è proprio qui che sbagliamo. All’inter si aspettano giocatori del calibro di Ranocchia e Pazzini, giocatori subito pronti a fare la differenza ma nessuno ha voglia di aspettare e nessuno vuole vedere giocatori che per la loro giovane età facciano errori durante una partita importante dovuti soltanto alla loro inesperienza. L’inter non è l’Udinese o l’Arsenal che prima fa crescere i giocatori e poi li rivende a prezzi astronomici.
Vogliamo una squadra giovane ma non vogliamo errori di inesperienza? Vogliamo giocatori che diventino campioni e poi ci lamentiamo che in quei 10 minuti che giocano non fanno la differenza? Ragazzi un po’ di calma e soprattutto un po’ di fede nella nostra società che ha saputo soffrire e gioire, una società che in 5 anni ci ha portato a vincere più trofei di tutta l’europa. Adesso calmiamoci e aspettiamo che tutti i giocatori giovani e vecchi, infortunati e no prendano forma (e parlo di Stankovic, Motta, Sneijder, Cambiasso, Maicon, Chivu, Samuel, Forlan) e aspettiamo anche un certo Poli che tutti si dimenticano ma seppur per la sua giovane età (22 anni) è in grado di garantire quantità e qualità a un centrocampo che in questo momento ha bisogno di rifiatare e tranquilli che da qui al primo gennaio le cose miglioreranno.
A gennaio poi si valuteranno le condizioni di mercato, se sarà possibile prendiamoci fin da subito Kucka (in un?operazione simile a quella di Ranocchia) e magari qualche altro centrocampista dai buoni piedi e dalla tanta quantità (Casemiro o Lucas, più possibili per il mercato estivo ma comunque dal mio punto di vista poco probabili visti i prezzi esorbitanti che i loro presidenti richiedono), guardiamo se sarà possibile prendere Juan o Cahill per rinforzare una difesa ultimamente un po’ troppo traballante e diamo fiducia a Zarate, Obi e Coutinho che ci potranno dare una mano non poco rilevante.
Soprattutto smettiamola di criticare i nostri dirigenti qualsiasi sia la decisione che prendono, a loro dobbiamo gli anni di successi e devono anzi dovranno essere ricordati non perché hanno portato Forlan che non può giocare nella fase a gironi della champions ma per averci regalato Julio cesar, Cambiasso, Maicon, Stankovic, Eto?o, Sneijder, Lucio, Milito, Pazzini e smetto di citarne altri perché mi ci vorrebbero 10 pagine. Come ho detto precedentemente teniamo duro e aspettiamo che la nostra squadra riprenda il suo normale cammino?