Skriniar: “Sogno la Champions con l’Inter! A giugno Conte mi chiamò, ecco cosa mi disse”
Il gigante slovacco parla in una lunga intervista direttamente da LuganoDirettamente dall’hotel nel quale l’Inter alloggia durante il suo ritiro a Lugano, Milan Skriniar ha concesso una lunga ed interessante intervista al Corriere dello Sport. Ecco la prima parte della stessa.
Vincere un trofeo – «Lavoriamo forte con questo scopo. C’è possibilità di riuscirci, ma dobbiamo faticare adesso per farci trovare pronti».
Possibilità – «Credo che ci siano. Sono arrivati un nuovo allenatore e un nuovo staff e siamo tutti carichi. Non vediamo l’ora di iniziare forte la stagione».
Campionato – «La Juve arriva prima da 8 anni, ma è arrivato il momento giusto per cercare di avvicinarci e batterli. Lavoriamo per questo».
Sogno nel cassetto – «Vincere la Champions con l’Inter e alzare un trofeo con la Nazionale. Sono sicuro che ci riuscirò».
Mentalità di Conte – «Quello del mister è il modo giusto di pensare. Noi siamo una squadra forte e bisogna lavorare con l’obiettivo di vincere. Quando inizia un ritiro non puoi pensare di arrivare secondo. Se giochi nell’Inter devi avere questa mentalità».
Primi giorni di Conte – «È uno che fa lavorare bene e forte: ci spiega ogni particolare, come vuole che giochiamo, il modulo da adottare e i movimenti. Rispetto al passato abbiamo cambiato modo di fare le cose».
Difesa a tre – «Preoccupato no, ma si tratta comunque di un modo di giocare diverso che dovremo assimilare
nei minimi dettagli. Io nella difesa a tre ho giocato solo un paio di volte lo scorso anno e dovrò adattarmi».
Cura tattica maniacale – «Un paio di giocate abbiamo già iniziato a memorizzarle, ma c’è ancora tanto tempo davanti a noi e molto lavoro da svolgere. Dobbiamo imparare i movimenti a memoria e soprattutto lavorare tutti con lo stesso obiettivo, remando nella stessa direzione».
Primo approccio di Conte – «Mi ha chiamato quando ero in ritiro con la nazionale a inizio giugno per salutarmi e chiedermi come stavo. È stata una telefonata utile per conoscerci».
Mentalità vincente – «Se è mancata all’Inter dal 2011 ad oggi? Secondo me sì. La mentalità vincente decide se vinci o non vinci qualcosa. Devi sempre puntare al massimo, mai accontentarsi».
Godin – «È abituato alla difesa a tre e ha sia l’esperienza sia la mentalità vincente che servono. E poi è uno abituato a sfidare tanti giocatori fortissimi e spesso a fermarli. È davvero un bell’acquisto».
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