Finlandia-Italia: cresce Barella, Sensi bello a metà: i voti dei due nerazzurri
I giudizi dei tre maggiori quotidiani sulle prestazioni dei due centrocampisti dell'InterE’ arrivata un’altra vittoria per l’Italia di Roberto Mancini guidata, in mezzo al campo, da Jorginho e dai due centrocampisti dell’Inter di Antonio Conte: Stefano Sensi e Nicolò Barella, pronti ora a tornare con il club nerazzurro.
NICOLO’ BARELLA: ha aumentato i giri del suo gioco e, dopo una sfida non particolarmente esaltante con l’Armenia, è tornato ad essere una certezza per Roberto Mancini. L’ex giocatore del Cagliari è anche bravo a guadagnarsi il calcio di rigore che varrà la vittoria.
Corriere dello Sport 7 – Secondo tempo spaventoso. Alza il ritmo, migliora il palleggio e diventa decisivo sul rigore, anche se farlocco, che si procura per il tocco di mano di Vaisanen.
Tuttosport 6 – Non ha ancora il dinamismo che gli conosciamo, ma tiene la posizione e si procura il rigore.
Gazzetta dello Sport 6,5 – Jekyll fino a fine primo tempo,come in Armenia, poi Hyde: si procura punizione e rigore, trascina i suoi, ritorna il “vecchio” Barella.
STEFANO SENSI: Una prestazione dai due volti per il centrocampista azzurro, bravo a creare diverse occasioni nel primo tempo. Nella ripresa però, l’ex Sassuolo perde un paio di palloni sanguinosi ed è lui a commettere il fallo da rigore su Pukki.
Corriere dello Sport 6 – Gioca al posto di Verratti ma non è Verratti. Organizza meno, rifinisce e conclude di più. La parata prodezza di Hradecky arriva sulla sua mezza rovesciata. Si inserisce di continuo, con tecnica eccellente e tempi perfetti. La sua partita è davvero bella, ma il doppio errore (palla persa e fallo in area) che porta la Finlandia sull’1-1 è pesante.
Tuttosport 6,5 – Fino all’errore che causa il rigore di Pukki era stato il migliore sia per intelligenza tattica che tecnica. In più cerca la conclusione: da urlo il tiro al volo nel primo tempo.
Gazzetta dello Sport 6 – Un primo tempo da Verratti, un po’ meno dominante ma sfiorando due gol. Poi il fisico lo tradisce, perde palla e causa il rigore. Gestito fisicamente è un bel play.