Sampdoria-Inter, Conte in conferenza: ”Potevano ammazzarci, grande risposta dei miei. Gol di Candreva? Perplesso”
Il tecnico nerazzurro conquista la sua sesta vittoria consecutiva in campionato: nel mirino il record di Herrera
6 su 6, Antonio Conte non ne vuole proprio sapere di fermarsi e contro la Sampdoria guadagna la sua sesta vittoria consecutiva in campionato in altrettante partite. Un match dominato dall’Inter nel primo tempo, riaperto dall’espulsione di Sanchez e richiuso con il gol di Gagliardini che ha messo la parola fine alla partita.
Al termine della partita, il tecnico nerazzurro si è presentato in conferenza stampa per analizzare la prestazione dei suoi: ”E’ stata una buonissima prestazione. Nel primo tempo abbiamo fatto tanto bene creando tante occasioni, ho visto anche la rete annullata a Candreva che mi lascia perplesso. Ci sono però i strumenti per vedere. Nel secondo abbiamo iniziato bene, poi è successo l’imponderabile. Da ammazzare la partita ci siamo ritrovati con un giocatore in meno e hanno fatto il gol dell’1-2. Questo ci poteva ammazzare ma c’è stata una grande risposta dei ragazzi. Ho dovuto fare dei cambi, mi sono preso dei rischi perché li ho fatti attorno al 55esimo perché era cambiata la partita. Sono contento ma mi sarei evitato tutto questo dispendio di energie, questa è la 5 di fila per tanti giocatori e ora ci attende la sfida contro il Barcellona”.
Le sfide contro Barcellona e Juventus: ”Al di là di qualsiasi risultato ci sia, c’è tutto un campionato dietro e tutta una Champions League da giocare. Noi fino ad adesso siamo stati bravi, abbiamo toppato in Champions League con lo Slavia che ci ha sorpreso. Adesso c’è il Barcellona al Camp Nou, non c’è bisogno che io ve lo presenti: abbiamo bisogno di recuperare energie e prepararla nella giusta maniera. Dovremo fare una partita intensa e in più devi essere bravo nella fase del palleggio. Al tempo stesso devi essere bravo a limitarli e a non farli giocare perché se iniziano a farlo diventa un problema”.
Il rapporto con i tifosi: ‘‘I nostri ci hanno supportato dal primo all’ultimo minuto facendosi sentire proprio nel momento di difficoltà. Al fischio finale c’è l’esigenza di scaricare una pressione non indifferente, è stato bello condividere con loro questa gioia. Così come darò tutto me stesso ai miei ragazzi perché loro danno tutto per me”.
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