Mancini risponde a Sacchi: “Se io allenassi Gullit, Van Basten e Rijkaard…”
In un intervista per il Corriere della Sera di domani, di cui è stato pubblicato uno stralcio su un blog dello stesso quotidiano, Roberto Mancini parla nuovamente di Napoli-Inter di ieri sera, confrontando le due squadre, ribadendo le sue opinioni sullo scudetto e rispondendo alle critiche di Arrigo Sacchi, che in più occasioni ha criticato il gioco della sua […]In un intervista per il Corriere della Sera di domani, di cui è stato pubblicato uno stralcio su un blog dello stesso quotidiano, Roberto Mancini parla nuovamente di Napoli-Inter di ieri sera, confrontando le due squadre, ribadendo le sue opinioni sullo scudetto e rispondendo alle critiche di Arrigo Sacchi, che in più occasioni ha criticato il gioco della sua Inter. Ecco i temi affrontati dal tecnico.
NAPOLI, HIGUAIN E PARTITA – “Il Napoli è stato bravo, Higuain è stato bravo, perché fa la differenza. Ha fatto un gol straordinario dopo un minuto. Abbiamo avuto delle difficoltà nel primo quarto d’ora, in cui il Napoli ha trovato qualche spazio. Poi è stata una partita normale ed equilibrata.”
SCUDETTO E FAVORITE – “Napoli, Roma, Fiorentina e Juventus, che secondo me rientrerà, sono le squadre più attrezzate, perché giocano insieme da tanto tempo e hanno cambiato poco, a parte i bianconeri che hanno perso tre giocatori importanti ma ne hanno messi dentro quattro-cinque forti. Magari ci hanno messo più tempo per ambientarsi, invece le altre tre giocano insieme da tre anni e hanno questo vantaggio rispetto a noi.”
SACCHI E LE CRITICHE – “In questo momento ci può stare che una squadra come il Napoli ti metta un po’ sotto. Io pensavo ci mettessero in difficoltà molto di più. Ognuno vede il calcio come crede, non esiste il depositario della verità nel calcio, non lo è Sacchi, non lo sono io, nessuno lo è. Si deve essere un po’ realisti. Se io alleno Van Basten, Gullit, Rijkaard, Ancelotti, Donadoni, Baresi, Maldini, Costacurta, insomma… Se invece io sto costruendo una squadra e devo giocare contro un’altra che è più forte di me, non sono in grado di poterla mettere sotto a livello di gioco, perché affronto una squadra che è già forte, costruita e che ha delle certezze, cose che noi non abbiamo.”
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