Conte: “Lo sfogo? Un discorso costruttivo, sono qui per riscrivere la storia. Vincere a Dortmund cambiava tutto. Sensi? Valuteremo domani”
Le due squadre scenderanno in campo domani a San Siro alle ore 18.00Dopo la sconfitta contro il Borussia Dortmund in Champions League, l’Inter di Antonio Conte deve rialzare la testa e pensare al campionato. Domani pomeriggio alle ore 18 a San Siro arriva l’Hellas Verona in cerca di preziosi punti salvezza. Allo stesso tempo i nerazzurri non vogliono perdere terreno nei confronti della Juventus che sarà impegnata domenica contro il Milan. Per presentare il match di domani, Antonio Conte risponderà alle domande dei giornalisti presenti in sala per la conferenza stampa di rito, il cui orario di inizio è fissato per le 14.00.
HELLAS – “Con grande attenzione, sapendo che è una squadra in salute, che corre e pressa. Dovremo essere molto preparati per questa situazione. Non sarà una partita semplice e quindi dovremo essere bravi a smaltire la delusione della sconfitta di Dortmund che sicuramente può lasciare qualche strascico ma anche questo fa parte del processo di crescita e di maturità, il fatto di smaltire le scorie negative che può aver lasciato quella partita”.
SFOGO – “Non era uno sfogo il mio, era una maniera costruttiva per cercare di capire dove c’erano gli errori. Ho cercato di mettermi per primo dentro alla situazione, ma non penso qualche dirigente l’abbia vista come sfogo. Io devo cambiare i giri al motore di questa Inter, ogni cosa che faccio è per essere costruttivo e migliorare le situazioni. Quando siamo nel privato i dirigenti sono i primi a riconoscere certe situazioni che potevano essere gestite meglio, abbiamo lo stesso pensiero”.
PREOCCUPAZIONE INFORTUNI – “Queste sono tutte situazioni che ci devono far riflettere, con due competizioni così importanti bisogna mettere in preventivo queste cose. Proprio per questo bisogna essere bravi ad ovviare a queste situazioni. Preoccupato? Mi fido molto del gruppo, stanno facendo grandi cose perché abbiamo gestito bene il periodo, il gruppo si sta riducendo ma ho grande fiducia in loro. Stanno facendo il massimo e questo è un gruppo giovane con grandi margini di miglioramento: Lautaro ha 22 anni, Barella anche, lo stesso Lukaku ne ha 26. Stiamo parlando di un gruppo giovane sul quale si può costruire qualcosa di importante. Detto questo c’è da parte mia il fatto di voler alzare l’asticella a prescindere e di non dare alibi. Ripeto: siamo l’Inter, dobbiamo competere per importanti obiettivi e quindi è giusto che alzi l’asticella a tutti perché lo faccio anche a me stesso. Sempre in maniera costruttiva. Se sbaglio mi spiace per qualcuno ma in tutto c’è sempre una strategia”.
COPERTA CORTA IN ATTACCO – “Posso portare giovani Primavera in rosa, come Fonseca e Vergani, non vedo altre alternative al problema. Io ho grande fiducia in Lukaku e Lautaro. Esposito? Non ho timore a farlo partire dal primo minuto. Vogliamo fare crescere tutti e far sopperire a questo periodo che ci sta privando di alternative”.
SENSI E D’AMBROSIO – “D’Ambrosio si sta allenando da una settimana con noi, avverte ancora un po’ di fastidio. Si è fratturato un dito, la calcificazione non avviene dall’oggi al domani. Stiamo parlando di un giocatore di una generosità incredibile e con grande sopportazione del dolore. Vedremo cosa dirà Danilo sapendo che dopo la sosta potrebbe essere totalmente disponibile. Sensi invece viene da un problema all’adduttore e sta faticando a recuperare. Ho cercato di gestirlo al meglio, vediamo in che situazione sarà domani, faremo delle valutazioni, ma sapendo che c’è la sosta per 15 giorni ci morderemo il labbro e prenderemo la migliore decisione”.
GOL SUBITI – “Non posso dare torto alle situazioni che si sono verificate. Per noi è meglio stare alti e fare pressione. Abbiamo fatto più di 30 gol ma ne abbiamo subiti un po’ troppi. Dobbiamo tornare a gioire anche per un cleen sheet. Attacchiamo in 11 e difendiamo in 11. Non si addossano colpe a nessuno”.
METODI – “Sono stato chiamato qui per cambiare i giri al motore e cambiare la situazione che ha visto la squadra negli ultimi due anni, tranne per gli ultimi due frutto di un grande lavoro di Spalletti. Ho accettato per questo. L’Inter sapendo di arrivare in un momento storico difficile perché la Juve è davanti da tanto tempo. E’ inevitabile che porto aspettative ma queste non posso mantenerle solo io, dobbiamo lavorare tutti assieme. Tutto ciò che viene fatto è per il bene dell’Inter. Se poi creo difficoltà a qualcuno mi dispiace. Chiedo tanto a me stesso e allo staff, dobbiamo cercare l’eccellenza, non dobbiamo accontentarci. Qualcuno ci gioca sulle mie parole, ma io non mi accontento, alziamo tutti l’asticella uniti e compatti, sennò non cambierà mai nulla negli anni e sarà un peccato. A me vivacchiare non piace”.
ANALISI POST DORTMUND – “Io so cosa è successo tra un tempo e l’altro, ma dopo la gara credo fosse giusto parlare di altre cose. Non so se per mancanza di forza nostra o per la forza dell’avversario, ma siamo stati schiacciati nella nostra metà campo. Volevamo continuare ad aggredirli alti prendendoci qualche rischio, bisogna capire la situazione. Nel secondo tempo non so se avevamo tutta questa forza per pressare e portare quella intensità davanti. Noi vogliamo sempre cercare di condurre la partita nella metà campo avversaria, ma dobbiamo capire se possiamo fare anche uno step mentale in più per affrontare le tempeste, mantenendo la barca a galla”.
TURNO CHAMPIONS – “Quel che ho detto ai ragazzi è che nel calcio, così come nella vita, ci sono momenti e occasioni in cui devi capire che vincere ti cambia la vita. Vincere a Dortmund significava stare con un piede e mezzo agli ottavi e per quello che abbiamo fatto vedere lì e a Barcellona ci deve essere grande rimpianto. Devo essere molto onesto e dire che la sconfitta a Dortmund ha cambiato le percentuali di passare, che oggi sono molto esigue, ma sappiamo anche che l’unica strada che possiamo percorrere è iniziare a vincere noi e sperare in qualche altro risultato”
SCELTE DI MERCATO – “Penso che le scelte di mercato si facciano sempre in collaborazione con il club sapendo cosa si può e non si può fare. La mia unica recriminazione è che nel momento in cui abbiamo programmato la rosa non abbiamo messo in preventivo alcune situazioni che potevano accadere perché erano accadute anche in passato. L’unico rammarico è questo, per il resto sono contento di avere questa rosa e sono ancora più contento per averli conosciuti. A livello calcistico si può e si vuole lavorare e c’è voglia di farlo, ma a livello numerico siamo stato superficiali e oggi purtroppo, in maniera serena qualcosa la stiamo pagando. Avessimo fatto qualche rotazione in più magari qualche chances in più potevamo averla. Però, ripeto, fa parte di un percorso. Noi possiamo accelerare le cose, no bypassarle. Se si ha voglia di andare tutti insieme verso un solo obiettivo. Questo lo dobbiamo sapere e tutto viene sempre fatto per il bene dell’Inter
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