Strama: “Prima facciamo punti poi pensiamo alla classifica. Il ritorno di Samuel…”
Dopo la splendida partita di Europa League che purtroppo non permesso ai nerazzurri di passare il turno, ora non resta che tuffarsi nel campionato e provare a centrare l’obbiettivo terzo posto. Domani si giocherà a Marassi contro la Sampdoria e Stramaccioni, durante l’odierna conferenza stampa, analizza la gara che dovrà affrontare: “Mi preoccupa l’aspetto della condizione fisica dopo la gara contro il Tottenham. E’ la quinta partita in un ciclo di due settimane intense che abbiamo fatto con lo stesso blocco di calciatori. Abbiamo guadagnato qualche ora con il posticipo, ma giovedì è stata una gara intensa quindi abbiamo gestito questi due giorni in virtù della rigenerazione. Tutte le nostre energie sono concentrate per recuperare la condizione”.
Tornando alla partita contro il Totteham, i giornalisti gli chiedono se all’Inter servirà come molla per ricominciare: “Importante la fiducia di Moratti per me, mi dà sempre il suo supporto, ma – senza voler sminuire l’importanza di questa fiducia – credo che il segnale più importante l’hanno dato i giocatori perché la fiducia del presidente dipende dal lavoro sul campo. Giovedì sono stati fatti passi in avanti su tanti aspetti anche su quelli in cui avevamo fatto male. Questa è una gara ravvicinata, non ci sono giocatori come Schelotto e Stankovic e Kuzmanovic non è al meglio. E tutti loro potevano tornare utili visto che giovedì non c’erano”.
In casa Inter gli infortuni non mancano, ma di positivo c’è il ritorno di Samuel: “Recupero fondamentale per noi come giocatore e come leadership. E’ un pilastro nello spogliatoio. Sappiamo che la sua presenza è servita per la nostra evoluzione tattica vedremo cosa fare nelle prossime partite”.
La Samp, squadra che occupa gran parte del cuore di Cassano: “Sia Antonio che Rodrigo hanno fatto il massimo giovedì e hanno avuto un grosso dispendio di energie perché non hanno giocato solo spezzoni di gara nelle ultime partite. Ha scritto pagine importanti nella Samp, lui in quella città e in quella squadra è amato. Non mi sostituisco a lui, non conosco le sue emozioni, ma sicuramente sarà una gara speciale“.
A proposito di Guarin, come raccolto dai colleghi di FcInter1908, il tecnico si esprime così: “Il centrocampo a tre è stata una costante nella nostra idea di gioco, poi bisogna capire quali sono i compiti che ogni giocatore deve svolgere. Lui può giocare da mediano, ma riduci la sua potenzialità. Nei due mediani può giocare. Secondo me da interno come appoggio all’attacco o da centrocampista a supporto dell’attacco può farlo per le sue caratteristiche di forza e di spiccate caratteristiche offensive. E’ normale che spesso nei suoi duelli era spesso in superiorità. Ma sicuramente avrà una possibilità importante domenica e lui è il raccordo tra centrocampo e attacco, ultimamente lo sta facendo meno bene forse, ma è quello che ha giocato di più e sta giocando in condizioni non ottimali”.
Le condizioni del giovane Kovacic: “Ho grande fiducia in Mateo per le sue doti sul quale incentrare il centrocampo del futuro. Aveva i crampi, ma aveva toccato più di settanta palloni sbagliandone sei, numeri importantissimi. Oggi è un giocatore da gestire per il presente, ma una certezza per il futuro. Non ha problemi fisici se non qualche crampo normalissimo per un ragazzo della sua età”.
Il terzo ponto è lontano quattro punti: “Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Molte avevano frenato, ma non siamo riusciti a far punti con il Bologna. Dobbiamo pensare a far punti noi. Questa con la Samp è la più delicata per la gara di EL con un dispendio che è stato doppio. Cominciamo a far punti, poi pensiamo alla classifica“.