Inter-Sassuolo, Di Francesco: «Inter molto solida, partita stellare del Sassuolo. Miranda miglior centrale di tutta la Serie A»
Nella consueta conferenza stampa post partita, Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti dopo Inter-Sassuolo 0-1, andata in scena al Meazza poco fa. «La partita è stataapertissima a ogni risultato, nel primo tempo loro sono partiti bene poi noi abbiamo fatto benissimo. Nella ripresa sono cresciuti loro e siamo calati noi com’era fisiologico che […]Nella consueta conferenza stampa post partita, Eusebio Di Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti dopo Inter-Sassuolo 0-1, andata in scena al Meazza poco fa.
«La partita è stataapertissima a ogni risultato, nel primo tempo loro sono partiti bene poi noi abbiamo fatto benissimo. Nella ripresa sono cresciuti loro e siamo calati noi com’era fisiologico che accadesse però abbiamo saputo soffrire quando dovevamo e abbiamo fatto una grandissima prova contro un’Inter molto forte, che complessivamente ha un tasso tecnico più alto del nostro, senza alcun dubbio. Del resto i nerazzurri quanti nazionali hanno? Tanti, credo. Noi invece ne abbiamo due, due e mezzo… Però ce la siamo giocata alla grande così come abbiamo cercato sempre di giocarcela a viso aperto contro tutti, consapevoli che tante squadre hanno mezzi superiori ai nostri ma noi abbiamo dalla nostra il gioco di squadra e la forza del collettivo. Con le grandi abbiamo fatto sempre bene, se dobbiamo trovare qualcosa da migliorare nel Sassuolo questo è certamente l’approccio mentale alle partite contro le piccole, le squadre apparentemente più alla nostra portata, perché in quel tipo di partite abbiamo fatto dei piccoli passi falsi. Lì dobbiamo ancora maturare molto».
«Noi abbiamo battuto Inter, Juventus e Napoli e infatti siamo lì, appena dietro, e stiamo facendo un lavoro ottimo, nel complesso. S’è sempre parlato poco delle grandi prove del Sassuolo contro le big perché si tende a dire che la grande ha perso e non che la piccola ha vinto e quindi voglio rimarcare il più possibile lo spessore della prestazione di oggi. Direi che da quel doppio 7-0 a oggi s’è vista una grande crescita di tutti. L’impresa più bella della mia carriera al Sassuolo? Come potenzialità questa è stata la partita più difficile, probabilmente, perché affrontare un’Inter forte, solida è compatta non era facile ma poi è andata bene. Il mancato rosso a Berardi? Penso che sia riduttivo parlare dell’arbitro, degli episodi e della manata di Berardi dopo una partita così bella e vibrante. Dal canto mio posso solo dire che il rigore era netto ma non mi va di toccare questi argomenti. Posso stare tutta la notte a parlare di tattica e di campo ma non di arbitri».
«Squinzi? Era contentissimo ma lo era anche quando abbiamo vinto col Milan. Io intanto mi godo la vittoria ma in realtà sto già pensando alla prossima. Cosa penso delle pretendenti al titolo dopo averle incontrate tutte? Non tutte, manca ancora il Torino… [ride, NdA]. No, scherzo. Allora, come solidità generale penso che l’Inter sia la più forte, ha due centrali fortissimi e probabilmente il migliore dell’intero campionato, cioè Miranda. Il Napoli però è organizzatissimo mentre la Juventus s’è ripresa bene.
«Oggi poca spinta sugli out? I miei terzini hanno spinto quando dovevano. Cerchiamo di sviluppare una manovra che sia sempre armonica, funzionale alle esigenze del momento, e andiamo dove ci serve andare, anche a seconda dell’avversario, del momento che stanno attraversando i miei giocatori e di come si sviluppa la partita. Seduti a tavolino è sempre facile fare una tattica ma poi dipende tanto anche dalla singola giornata. Duncan? Benissimo, oggi. Tutto quel che ha fatto in campo contro l’Inter si rapporta ai suoi miglioramenti durante gli allenamenti, nulla succede per caso. S’è guadagnato la sua chance grazie a come si allena e all’impegno che ci mette durante la settimana perché c’è sempre un motivo dietro alle mie scelte. Obiettivo Europa League? Gli obiettivi li fa la società e il club mi ha chiesto la salvezza il prima possibile, nient’altro. Poi se mi volete far dire che lotteremo per l’Europa League penso che dovrete aspettare ancora un po’».