4 Febbraio 2020

Rossi: “Lukaku l’attaccante che mi ha stupito di più. Ha un bel carattere, con lui mi sarei divertito”

L'ex centravanti vota il belga dell'Inter

Sta mettendo d’accordo proprio tutti la stagione da urlo che al suo primo anno in Serie A sta giocando Romelu Lukaku. L’attaccante belga non sta colpendo solamente per il grande aiuto che dà alla squadra anche nei momenti di sofferenza, ma soprattutto per la capacità di andare a segno all’interno dell’area di rigore. Il suo carattere generoso, poi, fa di lui anche un uomo squadra che mette i suoi interessi sempre dietro rispetto a quelli del gruppo. A tal proposito, l’ex calciatore Paolo Rossi ha votato l’ex Manchester United come vera rivelazione del campionato. La sua intervista sulle pagine del Corriere dello Sport:

Rossi, chi l’ha stupita di più? L’eterno giovane Cristiano Ronaldo, Immobile che segna un gol ogni tre tiri o Lukaku per come sta marcando una differenza al suo primo anno italiano?
“Cristiano è il meno sorprendente, semplicemente perché ci ha abituato così. A 35 anni (li compie domani, ndc) ha medie realizzative spaventose. Immobile sta viaggiando a ritmi incredibili, è un giocatore che ha raggiunto la definitiva maturità, mi chiedo: dove può arrivare se continua a segnare così? Oltre i 40 gol? Certo, è una possibilità, dipende anche da come lo sosterrà la Lazio. Ma per rispondere alla domanda dico Lukaku. E’ lui che mi ha sorpreso più di tutti. Non dimentichiamo che è qui da qualche mese ed è già padrone dell’Inter. E’ il faro della squadra, il riferimento per i compagni. Lukaku impressiona perché si è calato subito nel contesto e per la continuità di rendimento, non solo per i gol”.

Forse solo Conte ci credeva così tanto.
“Di sicuro l’ha voluto lui e sapeva cosa poteva dargli, ma credo che le prestazioni di Lukaku abbiano sorpreso anche Conte. Sa cosa mi piace di Lukaku?”.

Prego.
“Gioca per la squadra. Certo, ha già fatto 16 gol, tra l’altro pesanti; ma la differenza la fa per come aiuta i compagni, per come si mette a disposizione. Cerca l’uno-due, protegge il pallone, lo difende, aspetta l’arrivo del compagno. L’ho visto a Udine: se gli vai addosso ti fai male”.

Tornando a Lukaku: non si lamenta mai e non simula. E’ anomalo anche in questo rispetto a molti colleghi, non trova?
“Ha ragione, dà l’idea di una dirittura morale. Le prende e le dà, senza star lì a lamentarsi. In questo ricorda il calcio di una volta. Credo abbia davvero un bel carattere, almeno è questo che traspare. In questo aspetto mi ricorda Messi: non l’ho mai visto lamentarsi. Mai. E pensa alle botte che prende Messi”.

Lei con quale di questi attaccanti si sarebbe trovato meglio?
“Credo con Lukaku, perché è il meno egoista, partecipa di più al gioco. Con uno come lui mi sarei divertito molto”.

Chiudiamo con la pole scudetto. Prego.
“Juventus e Inter fino in fondo, con la Lazio appena staccata. Con il mercato che ha fatto, l’Inter si è avvicinata; ma la Juve sta ancora un po’ più avanti, però ora sente il fiato sul collo dei nerazzurri”.

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