15 Marzo 2020

Tommasi: “Di nuovo in campo ad aprile? Impossibile, ecco quando si potrà giocare. Vi dico come si mette per Euro ’20”

Il presidente dell'AIC è stato il primo a chiedere lo stop al campionato

Ad aver combattuto – sin dalle prime battute – per chiuedere gli stadi e mettere in quarantena il calcio c’era lui, Damiano Tommasi. E il presidente dell’AIC (l’Assocalciatori) ha fatto il punto sulla situazione calcio e Coronavirus sugli schermi di Rai Due, durante la puntata di questa sera di Che Tempo Che Fa, in collegamento con Fabio Fazio: “E’ stato complicato condividere qual è il nostro compito di cittadini, quello di stare a casa – ha esordito Tommasi – E’ ancora complicato perché ci sono ancora zone di Italia dove questo non è compreso”.

Sulla ripresa dei campionati: “La Formula 1 ha già in forse i Gran Premi di fine maggio, nel nostro ambiente si parla di tornare a giocare il 5 aprile: il che è chiaramente impossibile – ha detto – L’auspicio è quello di tornare a giocare a fine maggio o giugno. Ma se tutto va bene, se tutti facciamo il nostro dovere in questo momento”.

Tommasi, poi, torna sulle sue recenti battaglie condotte tramite l’Assocalciatori, specie l’ultima contro la ripresa degli allenamenti delle squadre di Serie A: “Il concetto che abbiamo espresso ieri è quello di evitare questo comportamenti che sono per tanti motivi fuori luogo anche perché avremo tempo per recuperare – continua – Il motivo per cui ci siamo espressi la settimana scorsa è quello che tutto lo sport deve dare, e cioè concentrarsi sulla squadra che sta lavorando per noi 24 ore al giorno. Quando parliamo noi, sembra che vogliamo salvare solo gli atleti: ma ricordo che alla Pianese, prima squadra contagiata, il magazziniere è ancora in isolamento. I calciatori sono persone che migrano, girano l’Italia e l’Europa e che ora devono fare il loro compito di cittadini e stare a casa”.

Sul rinvio di Euro 2020, non sembrano esserci alternative: “Anche perché la forma di quest’anno era diffusa su dodici Paesi e credo sia abbastanza improbabile”. Infine Tommasi rivolge un ringraziamento ai medici in corsia: “Ringrazio chi è in prima linea nei nostri ospedali. Sono state tante le iniziative che lo sport e il calcio hanno attuato, e senza i social e senza internet non sarebbe stato possibile. Penso ai calciatori che stanno lanciando raccolte fondi, penso a quella dei calciatori del 2006…”.

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