Sconcerti: “Il calcio esempio di nazione unita: scelte forti mentre l’UE cade a pezzi”
Il noto giornalista dice la sua senza mezze misure sulle prese di posizioni della Uefa e sull'immobilità della politica europeaMario Sconcerti, nel proprio editoriale sulle pagine del Corriere della Sera, ha parlato della delicata ma necessaria decisione della Uefa di rinviare l’europeo, attaccando anche le istituzioni politiche dell’UE, incapaci di prendere decisioni altrettanto drastiche in tempistiche ragionevoli: “Curiosamente il primo vero intervento di politica comune europea per fronteggiare il virus viene dal calcio. Come un’unica nazione unita, il pallone ha insegnato a tutti a non avere paura di prendere decisioni comuni drastiche, scelte impensabili che riguardano tutti. Questo sport parla in modo semplice perché arriva dritto al cuore delle persone, produce tanti interessi ma anche sentimenti. Appartiene a tutti, perché è uno spettacolo che unisce”.
L’Europa del calcio non è sempre giusta, spesso è venale, di solito egoista. Ma vive, crea quotidianamente, e quando fa tardi, come stavolta, può recuperare in un giorno il terreno perduto. Mentre Schengen va in pezzi, mentre le nazioni si isolano, il calcio prende in poche ore decisioni che riguardano tutto il mondo. Prendano esempio i grandi: serve rapidità”, ha poi concluso Sconcerti.
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