5 Aprile 2013

L’attacco: le soluzioni al problema assenze

Per ora è impossibile, o comunque difficilissimo, trovare soluzioni all’altezza per sostituire degnamente Milito e Palacio. La tegola del Trenza non ci voleva affatto e adesso l’Inter si ritrova con un reparto avanzato che può contare unicamente su Cassano e Rocchi, causa della disperazione di Stramaccioni, come dice la Gazzetta dello Sport.

Se già rinunciare a Fantantonio era praticamente impossibile, ora il barese diventa l’unico uomo in grado di tenere alto il livello là davanti. Il buon Tommaso Rocchi ora verrà catapultato dal ruolo di assoluta meteora a quello di titolare inamovibile dopo ormai tre mesi di Inter e appena 207′ giocati in 7 diverse occasioni (nessuna rete fino ad adesso).

Chiaramente, però, non si può pensare di spremere all’inverosimile e far giocare 900 minuti filati (tanti mancano alla fine della stagione) al nummero 99 e all’ex capitano della Lazio: il primo ha nelle gambe qualcosa come 37 presenze stagionali (per dare un’idea, non giocava così tante partite dal 2008-2009, quando però aveva 26 anni e non quasi 31), mentre il secondo manca completamente del ritmo partita ormai da quasi un anno. Urge perciò trovare delle vie d’uscita, sia tattiche, sia proprio a livello di uomini impiegati.

A tal proposito, una prima soluzione alla quale si può pensare è il modulo: rispolverare dunque Alvarez e metterlo in coppia con Cassano a ridosso dell’unica punta Rocchi, in modo da poter far riposare il barese nel caso in cui si riuscisse a chiudere in vantaggio la prima ora di gioco (come con la Sampdoria) e magari anche lo stesso numero 18 nel momento in cui il match fosse proprio ipotecato. Altra idea: l’avanzamento di Kovacic sulla tre quarti, che potrebbe garantire una turnazione tra il croato, Guarìn e Alvarez per permettere sempre a Cassano di tirare il fiato ogni tanto.

Una possibilità invece quantitativa da tener presente è sempre la chiamata di giocatori della primavera: all’Inter mancano ormai tutti gli uomini in grado di fare la prima punta, pertanto Forte e Colombi sembrerebbero avvantaggiati su Garritano, che ha caratteristiche più da attaccante esterno. Chiaramente si tratterebbe di una sorta di battesimo del fuoco vero e proprio per i giovanissimi nerazzurri, perché giocherebbero tra i grandi, facendo certamente esperienza, ma con anche la necessità di fare subito risultato in serie A.

Adesso la palla passa a Stramaccioni e si può solo attendere il “coniglio” che l’allenatore romano sarà, suo malgrado, costretto a estrarre dal cilindro…