Borja Valero: “I compagni mi chiamano ‘Professore’. Sono testardo, così ho convinto Conte a puntare su di me”
Il centrocampista spagnolo protagonista della nuova diretta sui canali nerazzurriOspite dell’appuntamento pomeridiano con VideoChat, questo pomeriggio Borja Valero ha risposto alle numerose curiosità dei tifosi dell’Inter nei suoi confronti. Il centrocampista spagnolo senza alcun filtro ha rivelato le difficoltà di inizio stagione, superate grazie alla propria caparbietà. Per via dell’isolamento, lui come tutti i compagni si trova chiuso in casa insieme alla famiglia e, per ingannare il tempo, sta trascorrendo parecchi momenti ludici insieme ai propri bambini. Queste le risposte del ‘Professore’ sui canali del club:
BAMBINI – “Ci inventiamo dei giochi, qualcosa da fare, per stare in movimento. Non è facile per loro capire di rimanere sempre a casa, abbiamo cercato di spiegarlo nel migliore dei modi e si stanno comportando bene. Al di là che creo tantissimi giochi per tenerli attivi, ho inventato un calcio-tennis nel mio letto. Di solito vinco io perché non mi piace mai perdere, ma ogni tanto provo a farli vincere altrimenti sia arrabbiano”.
SPORTIVA – “E’ capire cosa è lo sport e cosa ci porta di buono. Avere mentalità sportiva in tutti i sensi della vita è un aiuto”.
EMERGENZA – “Ho sempre detto che le persone si vedono nei momenti di difficoltà. Qua stiamo passando questo, la gente si sta unendo e si sta comportando allo stesso modo. Lo sto vedendo anch’io dai miei vicini, cechiamo di darci coraggio per passare meglio le giornate ed avere un po’ di speranza e forza”.
STAGIONE – “Non è facile restare sempre concentrato, soprattutto quando ti dicono che avrai pochi minuti. Ma come ho detto sin dall’inizio io sono testardo, mi vedevo ancora capace di dare tantissimo a questa squadra, mi sono allenato al 100% tutti i giorni e il mister mi aveva detto che mi aveva visto molto bene e che ci sarebbe stata l’opportunità. Nel momento del bisogno ho giocato ed ho dimostrato di poter dare il mio contributo”.
TENNIS – “Sì, non è tra gli sport che seguo di più, ma lo pratico. Il mio favorito? Non posso dire nessuno che non sia Rafa Nadal. Per noi spagnoli è una persona incredibile”.
HOBBY – “Camminare in montagna? E’ diventata una delle mie passioni da qualche anno, con la famiglia e con il cane. Credo che sia un ottimo modo per togliere un po’ di routine della città per vivere dei momenti unici in natura”.
CONTE – “Differenza tra Conte e gli altri allenatori? Lo posso definire con una sola parola, intensità. Lui è intenso, vive tutto al 100%, anche la sua quotidianità. Ha un carattere vincente e lavora per quello”.
EREDI – “Se mi rivedo in qualcuno? Non sono mai stato un amante delle comparazioni. Però credo che ogni giocatore ha le sue caratteristiche e deve portarle avanti senza guardare gli altri calciatori, deve essere consapevole di pregi e difetti ed andare avanti”.
BARBA LUNGA – “Viene e va, dipende dal mio stato d’animo. Sicuramente tornerà, ma non so quando”.
NUMERO 20 – “Quando sono arrivato al Villarreal il primo anno era uno dei pochi numeri disponibili, perché in Spagna si può scegliere dall’1 al 25. Da lì sempre il 20, non c’è un motivo speciale, mi piace e basta”.
PASSIONE CALCIO – “Dove ho imparato ad amare il calcio? Quelle poche volte che mio padre mi portava allo stadio del Real Madrid, mi sono subito innamorato di questo gioco e ancora lo sono.
MILANO – “Mi trovo benissimo, è una città tra le più importanti in Europa, è facile adattarsi”.
IDOLO – “Da piccolo mi vedevo riflesso in Guti, giocatore del Real Madrid. E’ riuscito ad arrivare alla prima squadra ed avere successo. Anche se non piaceva spesso ai tifosi, per me aveva una qualità incredibile.
TIFOSI INTER – “Cosa penso? Lo dimostrano ogni partita, ci seguono numerosi e San Siro è sempre piena di tifosi. Non possiamo che ringraziarli, alla fine della stagione queste piccole cose sono punti in più in classifica.
DERBY – “Partita che ricordo con più emozione? Il primo derby, quando sono arrivato in Italia lo avevo vissuto da fuori. NOn capisci cosa significa finché non sei in campo. Il primo è stato una grandissima emozione, mi ha dato tanto contribuire alla vittoria”.
PROF – “Non ho un soprannome specifico, ma ci sono alcuni compagni che mi chiamano il Professore”.
QUALITA’ – “Più grande qualità in mezzo al campo? Non mi piace parlarne, ma credo la velocità di pensiero e l’intelligenza tattica”.
GENERE MUSICALE – “Direi rock internazionale, mi piacciono i classici. Concerti? Spero di tornare a vederli il più presto possibile”.
ESPOSITO – “Credo che sia un grandissimo giocatore e sta facendo tantissimo. Con l’età che ha può fare tanto, può vedere i calciatori più esperti ed imparare tanto. Nello spogliatoio è al mio fianco e cerco di fargli capire sempre cosa vuol dire essere professionista sia dentro che fuori dal campo. Sbagliare a questa età può essere cruciale, lui per al qualità che ha sarebbe un peccato se non arrivasse”.
CENTROCAMPISTI PREFERITI – “Brozovic Credo che sia un giocatore incredibile. Fuori dall’Inter dico Zielinski del Napoli, è un giocatore importante e farà la differenza nei prossimi anni”.
SPORT – “Mi piacciono tutti gli sport che si possono praticare, io ci provo. Da vedere mi piace la NFL, lo seguo tantissimo”.
CORONAVIRUS – “In questo momento è davvero importante rimanere a casa. Solo così ne potremo uscire il prima possibile e tornare alla vita di tutti i giorni”.
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